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Restituire visibilità ai nomi di donna Richiesta di modifica per la targa di Aida Ribero

Scritto da Segreteria il 20 Luglio 2023

di Elena Pineschi

Fin dalla giornata d’intitolazione della via ad Aida Ribero era stata messa in luce la discrasia dell’uso del nome puntato per le targhe di donne con qualifiche descrittive valide per entrambi i sessi – occorenza che è appunto quella di “Giornalista e saggista”, termini usati per Aida Ribero.

Facendo seguito a quanto anticipato a voce alle rappresentanze istituzionali durante la giornata della cerimonia, in data 4 luglio 2023 il Concorso Lingua Madre ha inviato richiesta formale – indirizzata alla Presidente del Consiglio comunale Maria Grazia Grippo – circa la modifica della targa per rendere comprensibile l’appartenenza al sesso femminile.

Stefanella Campana, rappresentante di GiULiA Giornaliste ha condiviso e sottoscritto la richiesta, così come Luisa Ricaldone, rappresentante della Società Italiane delle Letterate presso la Giunta Comunale della Toponomastica di Torino.
Anche Loretta Junck, in qualità di componente consultiva della Commissione Toponomastica di Torino e referente di Toponomastica femminile per il Piemonte, ha inviato una lettera alle rappresentanze istituzionali: «Vi invito a riconsiderare la modalità di realizzazione delle targhe stradali attualmente seguita, modalità che rischia di depotenziare la forte valenza inclusiva del Regolamento per la toponomastica della nostra città e la volontà  di attuarlo chiaramente dimostrata da codesta amministrazione».

Sono seguiti colloqui con Claudia Manavella, Responsabile dell’Ufficio Cerimoniale e Toponomastica. È purtroppo stato escluso il cambiamento delle norme in vigore dal 1999, ma si è giunte all’accordo di
agire sulla descrizione sottostante a nome e cognome.
Non appena possibile e in base alle risorse comunali disponibili, la targa di Aida Ribero verrà dunque sostituita.
La nuova dicitura proposta dal CLM è: “Attivista e storica del femminismo”.
Inoltre, la Commissione Toponomastica ha assicurato che da questo momento verrà prestata attenzione nell’inserire qualifiche che siano identificative del sesso.

In conclusione, si ribadisce l’invariata convinzione che sarebbe più semplice e logico inserire il nome per esteso volendo restituire visibilità alle donne.