I libri del Concorso Lingua Madre
Quella di Leyla è una ferita che profuma, che unisce il Libano immaginato e quello reale. La voce di Loranda è la sua casa, vibra di radici, anche se l’albanese è un’eco distante. Sayaka e Nancy Jissel percorrono la stessa linea genealogica femminile, poco importa se in Giappone o in Ecuador. Lidija fa del rosso ajvar l’emblema dell’identità balcanica che viaggia nelle valigie di chi vive altrove. Memorie, suggestioni, cura, macerie si mescolano in questi racconti con una sensibilità che produce talora turbamento. La complessità vissuta da chi è migrante, ma anche non più straniera, spesso non ottiene riconoscimento. Senza retorica, le autrici affrontano i temi connessi a famiglia, tradizioni, carriera, malattia, rinascita. Rendono omaggio alla profondità e al senso della relazione fra donne, allo scambio generato dall’immersione nel mondo dell’altra, anche attraverso la mediazione del linguaggio, che può veicolare comprensione, amore, persino inattesi capovolgimenti esistenziali.
Di seguito i racconti vincitori della XX edizione del Concorso letterario nazionale Lingua Madre.
PIANGERE PER L’ABBATTIMENTO DI UN ALBERO
Leyla Khalil
Libano
PRIMO PREMIO
OPPAI
Sayaka Miyamoto
Giappone
SECONDO PREMIO
LA MIA VOCE È CASA
Loranda Domi
Albania
TERZO PREMIO
猫 = GATTO
Anna Monteccone
Italia
PREMIO SEZIONE SPECIALE DONNE ITALIANE
IL FIORE DI SMERALDO
Nancy Jissel Solis Realpe
Ecuador
PREMIO SPECIALE TORINO FILM FESTIVAL
BARATTOLI
Lidija Pisker
Bosnia Erzegovina/Croazia
PREMIO SPECIALE SLOW FOOD – TERRA MADRE
LA MIA SCARPA DEL CUORE
Luz Elsy Duarte Zapata
Colombia
PREMIO SPECIALE GIURIA POPOLARE