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Corpi in transito. Viaggi e trasformazioni ai crocevia della storia Presentazione “Crocevia 25” a SalTo24

Scritto da Segreteria il 09 Maggio 2024

di Elena Pineschi

Il crocevia è quello tra passato e presente, tra luoghi che si sono attraversati e altri che non smettono mai di essere presenti, tra lingue e persone o, ancora, tra realtà, immaginazione, narrazioni.

Tanti i motivi per cui il semestrale diretto da Daniele Comberiati ed edito da Besa Muci ha proprio questo nome – una scelta di testimoniare le scritture straniere, migranti e di viaggio.

Per presentarne l’ultimo numero, Crocevia 25, giovedì 9 maggio al Salone Internazionale del Libro si è tenuto l’incontro Corpi in transito. Viaggi e trasformazioni ai crocevia della storia presso la Sala Bianca.

Testi di diversi generi – dalle poesie, ai racconti, ai reportage – che hanno come filo conduttore le fiabe su cibo e continenti. Come ha spiegato bene il direttore Comberiati, «è difficile trovare qualcosa che sia più migrante delle fiabe. In merito esistono varie teorie: una è che i popoli si siano sempre spostati e allora raccontavano (e si raccontavano) nei loro cambiamenti; un’altra è che fiabe identiche siano apparse in luoghi diversi, raccontate da popoli diversi, perché l’inconscio collettivo è comune a tutti gli esseri umani».

Ci sono infatti elementi che ritornano, in cui è possibile riconoscersi a prescindere dal sesso o dalla propria origine culturale. L’importante è non volere solamente, e per forza, «identificarsi» come ha raccontato l’autrice CLM Marcela F. Luque: «Piuttosto è meglio ritrovarsi – nei pensieri, nelle sensazioni – cosa che tuttavia è difficile nelle narrazioni dominanti».

All’interno del numero il suo racconto Nel caso l’avessero dimenticato è nella sezione Sguardi. L’autrice, infatti, ha detto di non potersi esimere dal guardare la realtà in un determinato modo. Modo che non necessariamente deve sottostare al parlare di migrazione, perché «quella del/della migrante è una tra le tante identità che una persona è. Ma poi la scelta di autoappartenenza va fatta per il futuro, per il resto della vita».

A scegliere, a parole ma anche nei propri corpi, sono state e continuano a essere le donne, migranti e non solo. «È grazie al femminismo» ha detto Daniela Finocchi, ideatrice CLM «che le donne hanno imparato a sottrarsi dagli stereotipi e dalle aspettative patriarcali, togliendo anche il potere dai propri corpi. Corpi che custodiscono, diventano materia vibrante».

Corpi è appunto il titolo scelto per la sezione speciale che, in Crocevia, è da sempre dedicata alle autrici CLM: nel numero 25 Diana Paola Agámez Pájaro e Chiamaka Sandra Madu propongono alternative di ribellione, di appropriazione fisica e simbolica. «Una capacità delle donne che non finiremo mai di sottolineare» ha concluso Daniela Finocchi.