Appuntamenti

Protagoniste impreviste L’italiano e i suoi sconfinamenti a SalTo24

Scritto da Segreteria il 10 Maggio 2024

Appropriarsi delle parole scritte attraverso la voce e l’immaginazione. Nuovi spazi e modalità di rappresentazione si aprono per le donne migranti, le loro figlie e tutte coloro che si riconoscono in appartenenze multiple.

Giovedì 9 maggio 2024 al Salone Internazionale del Libro presso l’Arena Piemonte, nel Padiglione 2 del Lingotto Fiere ne hanno parlato, durante l’incontro Protagoniste impreviste. L’italiano e i suoi sconfinamenti, l’autrice e attivista Hasti Naddafi insieme a Daniela Finocchi ideatrice CLM, Natalia Sangiorgio docente di Lèggere Leggeri della L.U.P.A. Libera Università sulla Persona in Armonia, Daniela Stramignoni presidente Pro Cultura Femminile di Torino e Marina Minella vicepresidente AITI (Associazione Italiana Traduttori e Interpreti).

A condurre l’incontro Luisa Giacoma, linguista e lessicografa dell’Università della Valle d’Aosta, che ha ideato e segue dal 2013 il ciclo L’italiano e i suoi sconfinamenti, nell’ambito del programma CLM al Salone Internazionale del Libro.

Dopo un’introduzione di Daniela Finocchi sul Concorso Lingua Madre e i vari appuntamenti che si terranno all’interno del Salone del Libro e del Salone off, è passata la parola a Luisa Giacoma che ha intervistato le relatrici, partendo da Daniela Stramignoni. La presidente di Pro Cultura Femminile ha raccontato le origini dell’associazione, creata nel 1911, e l’importanza delle iniziative che sono nate al suo interno: dalle conferenze, momento di confronto e unione femminile, al sostegno di nuovi progetti che lavorino per la cultura anche attraverso mezzi moderni. Ne è un esempio il podcast Migranti: femminile plurale che è giunto alla terza stagione proprio grazie alla collaborazione tra il Concorso e l’associazione.

È successivamente intervenuta Natalia Sangiorgio presentando i nuovi laboratori d’azione teatrale curati dalla compagnia LabPerm di Castaldo, da sempre partner del Concorso Lingua Madre. Tra le novità è stato annunciato il cambiamento del nome del percorso Lèggere leggeri a cui verrà aggiunto nel suo titolo “bilingue”, affinché le nuove protagoniste e i nuovi protagonisti del progetto siano giovani di seconda generazione o da poco in Italia che potranno lavorare su testi in italiano, ma anche nella lingua d’origine.

Luisa Giacoma, dopo aver sottolineato quanto possa essere interessante un confronto interlinguistico come quello proposto da LabPerm, ha lasciato la parola ad Hasti Naddafi, in quanto vincitrice della borsa di studio offerta dalla compagnia teatrale. Ha commentato così la sua esperienza: «Imparare a leggere ad alta voce scrittori classici è stato interessante per pormi al di fuori del mio punto di vista, a partire dalla lettura corretta della punteggiatura, non più condizionata dal mio modo di interpretare un testo».
Inoltre l’autrice CLM ha raccontato cosa abbia significato per lei ricevere il Premio Speciale Slow Food-Terra Madre della XVIII edizione del Concorso, spiegando l’importanza che abbia per lei il racconto che l’ha resa vincitrice: «La domanda che mi sono posta è stata: quando mi approprierò della mia identità? Il mezzo artistico, come la scrittura, deve essere utilizzato per rispondere a questo quesito».

In seguito Marina Minella ha illustrato le difficoltà che una traduttrice deve affrontare nel suo lavoro: unire l’approccio razionale a quello empatico affinché un’opera sia lessicalmente corretta, ma allo stesso tempo non si tradisca il significato che l’autrice o l’autore avevano intenzione di comunicare. Collegandosi al tema del Salone del Libro Vita Immaginaria,  la vicepresidente di AITI ha concluso così l’incontro: «Immaginare sta alla base del nostro lavoro perché ci permette di pensare quale potrà essere la resa più fedele di un testo non solo in un’altra lingua, ma anche in un altro contesto culturale».

Foto di Ludovico Giacobbe ed Elena Pineschi