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Attraverso lo specchio La prima conferenza stampa di SalTo23

Scritto da Segreteria il 13 Febbraio 2023

Attraverso lo specchio, questo il tema del XXXV Salone Internazionale del Libro, presentato oggi presso l’Auditorium del Grattacielo Intesa Sanpaolo a Torino. Un titolo che vuole essere espressione dell’epoca contemporanea che chiama tutte e tutti noi – eccessivamente esposti a immagini e informazioni lampo – alla riflessione piuttosto che all’agire.

Pluralismo, indipendenza, attenzione alla qualità e lavoro di una squadra dedicata e competente sono le caratteristiche ricordate da tutte le relatrici e i relatori della prima conferenza stampa di SalTo23, quelle di una manifestazione capace di reinventarsi di anno in anno.

Un’edizione che si preannuncia ancora più ricca e “grande” come ha sottolineato Silvio Viale, Presidente Associazione Torino, Città del Libro, presentando i nuovi spazi espositivi. Un Salone capace di crescere ed espandersi, dunque, per garantire luoghi sempre più ospitali a visitatrici e visitatori e che per il 2023 raggiunge i 110 mila metri quadri di superficie grazie all’aggiunta della storica Pista 500, il progetto artistico della Pinacoteca Agnelli: un giardino pensile unico in Europa che ospiterà presentazioni ed eventi. Non solo, l’importanza internazionale della manifestazione torinese è messa in evidenza anche dal numero record di richieste giunte al Right Centre, il mercato dei diritti editoriali e audiovisivi all’interno del Salone del Libro: 371 domande provenienti da 55 Paesi differenti.

L’importanza del Salone Internazionale del Libro è stata ricordata anche da Gian Maria Gros-Pietro, Presidente Intesa Sanpaolo, main sponsor della manifestazione, che ha spiegato come le attività culturali siano «una parte strutturale della banca, non un semplice fiore all’occhiello». Proprio a questo aspetto si è ricollegato anche Stefano Lo Russo, Sindaco della Città di Torino, che – nel ricordare le vittime dell’incendio del Cinema Statuto, di cui proprio oggi cadeva il quarantesimo anniversario – ha ribadito come il Salone faccia del messaggio culturale la sua cifra caratterizzante: «In un momento come questo vedere il simbolo della cultura, il libro, avere tanto successo ed essere capace di coinvolgere così tante persone è un grande segno di speranza per il futuro».

«Il Salone è un luogo di libertà», con queste parole ha esordito Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte, sottolineando quanto sia importante il coinvolgimento delle scuole, un aspetto in cui la manifestazione torinese ha un ruolo cardine poiché capace di migliorare l’offerta formativa per le e gli studenti e di restituire loro, se non in termini di tempo, almeno in termini di qualità, ciò che gli è stato sottratto dalla chiusura degli istituiti nei mesi di emergenza sanitaria. Il Salone Internazionale del Libro è infatti un evento pluralista anche e soprattutto perché si rivolge a tutte e tutti, riesce a coinvolgere bambini/e, giovani, persone di ogni età, professione e con qualsiasi interesse, come spiegato da Giulio Biino, Presidente della Fondazione Circolo dei Lettori, che descrive il Salone come una «vera e propria festa, ogni anno più bella della precedente, che attendiamo sempre con trepidazione».

Rivelate anche la regione e il Paese ospiti di questa edizione, rispettivamente Sardegna e Albania, che consolidano l’impegno del Salone a valicare i confini geografici e territoriali raggiungendo, con i suoi progetti, lettori, lettrici e professionisti di tutte le nazionalità, un aspetto approfondito da Giovanna Solimando, Relazioni Internazionali Salone del Libro, che ha inoltre messo in rilievo l’importanza di proporre un programma articolato e inclusivo.

Come d’abitudine, le prime anticipazioni sul programma sono spettate a Nicola Lagioia, Direttore editoriale del Salone, che con l’energia e l’entusiasmo che lo contraddistinguono ha presentato il nuovo manifesto, opera dell’autrice Elisa Talentino, soffermandosi anche sui molteplici significati del tema di questa edizione. Attraverso lo specchio rievoca infatti le immagini archetipiche di Narciso, che si specchia senza riconoscersi, e di Alice che al contrario, con curiosità, coraggio e intelligenza, attraversa lo specchio per ritrovarsi e conoscersi. «Negli ultimi anni la realtà ci ha chiesto di interpretarla ma dovrebbe essere anche attraversata, per poter andare oltre la banalità, la quotidianità. Il Salone vuole essere proprio questo: un luogo in cui la realtà si trasforma», ha spiegato Nicola Lagioia, annunciando poi i primi ospiti: Virginie Despentes, Peter Cameron, Melania G. Mazzucco, Barry Gifford e soprattutto la giornalista e scrittrice ucraina Svetlana Aleksievič, Premio Nobel per la Letteratura nel 2015, che sarà la protagonista dell’evento di apertura del Salone Internazionale del Libro 2023.

Il programma ufficiale sarà presentato in una nuova conferenza stampa ad aprile, e tanti saranno gli eventi e gli approfondimenti curati dal Concorso Lingua Madre che coinvolgeranno le autrici del progetto. E proprio le autrici CLM sembrano essere particolarmente rappresentate dal tema della XXXV edizione del Salone del Libro. Attraverso lo specchio, infatti, ben si adatta ai racconti, alle testimonianze, ai ricordi delle donne migranti che il Concorso raccoglie e diffonde da ormai diciotto anni, donne che si riflettono, proprio come davanti ad uno specchio, nell’Altra, riconoscendosi ed arricchendosi al contempo.

A questo link l’articolo a cura di Alessandra Pigliaru su il manifesto.

Ecco tutte le foto.