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Letterature migranti Il CLM al Convegno di Agorà Mundi ad Agrigento

Scritto da Segreteria il 27 Giugno 2022

Giovedì 23 giugno il Concorso Lingua Madre ha partecipato al Convegno Letterature migranti, organizzato dalla Scuola di studi superiori per Mediatori Linguistici Agorà Mundi, promosso anche da CLM e Nuove Radici presso “l’Auditorium Rosario Livatino” di Agrigento. L’incontro è stato sostenuto da ECUA, Empedocle Consorzio Universitario di Agrigento e inserito all’interno del progetto “Global Learning Ill: ricerca e formazione per nuove opportunità nel mondo del lavoro”. Relatrici dell’evento la scrittrice e autrice del Concorso Natalia Marraffini e Daniela Finocchi, Ideatrice del progetto. Insieme a loro, la scrittrice Sabrina Efionayi e Cristina Giudici con Giulia Parini Bruno, di Nuove Radici. A moderare la docente Federica Cordaro, Vice Direttrice SSML Agorà Mundi.

L’incontro si è aperto con i saluti istituzionali di Giovanni Di Maida, Vice Presidente di Empedocle Consorzio Universitario di Agrigento, e di Carmelo Cantone, Presidente Commissione Cultura del Comune di Agrigento cui è seguita la relazione introduttiva di Sebastiano Martelli, professore ordinario di Letteratura Italiana all’Università di Salerno, sul ruolo della letteratura migrante e come questa ci possa aiutare a rileggere la società contemporanea. Un tema indagato da tempo dal docente, fra i primi a interrogarsi sull’assenza nella letteratura italiana dell’Ottocento e del Novecento del grande romanzo della migrazione, nonostante la popolazione fosse stata protagonista di importanti e sofferti esodi. Sin da allora però, tra scritture popolari e incursioni di autori importanti, altre voci si facevano comunque largo facendo emergere l’esigenza di una diversa analisi accademica che metta in relazione più discipline, dalla storia all’antropologia, alla linguistica.

L’evento ha quindi dato spazio agli interventi delle relatrici, presenti in sala o in collegamento remoto. Cristina Giudici ha illustrato la testata online Nuove Radici, da lei fondata quattro anni fa, e dedicata ad approfondimenti, analisi, racconti sulle migrazioni e sui nuovi cittadini italiani. Una narrazione sostenuta dall’associazione omonima che organizza “eventi e workshop sulle nuove generazioni di italiani, sulla leadership con background migratorio”. Tutte iniziative, come sottolineato anche da Giulia Parini, il cui fine è quello di “comunicare il multiculturalismo per cercare di cambiare la percezione sugli stranieri e sui nuovi italiani, condizionata da pregiudizi e stereotipi”.

Sabrina Efionayi, autrice di Addio, a domani (Einaudi), ha illustrato il suo percorso di consapevolezza e riscatto, la storia delle sue due madri, quella biologica arrivata in Italia dalla Nigeria (e costretta a prostituirsi) e quella italiana della famiglia napoletana che l’ha presa in affido alla nascita, a Castel Volturno. E proprio attraverso la scrittura la giovane autrice si è riappropriata della sua identità, dopo averla a lungo negata. “Quando scrivo mi sento al sicuro – ha detto – a 14 anni ho cominciato a scrivere racconti sulla piattaforma Wattpad, mi firmavo Sabrynex e scrivevo storie che non avevano nulla a che vedere con la mia vita. Erano ambientate in Inghilterra o negli Stati Uniti con personaggi biondi dagli occhi azzurri. Poi mi sono resa conto che mi stavo nascondendo e ho iniziato a riflettere su tante cose della mia vita”. Da qui sono nati il libro Addio, a domani e il podcast Storia del mio nome.

Daniela Finocchi ha quindi presentato il lavoro del Concorso Lingua Madre, che da diciassette anni raccoglie le storie, le testimonianze, il pensiero, le emozioni delle donne migranti in Italia. “Non solo un premio letterario e fotografico ma un progetto articolato in cui  le autrici, straniere e italiane, sono sempre protagoniste di tutte le attività svolte: degli incontri, dei convegni, dei laboratori, dei video, del podcast e anche dell’attività di ricerca e approfondimento svolta da docenti straniere e italiane, tra le quali alcune sono state vincitrici del Concorso”, ha spiegato Daniela Finocchi, proseguendo: “Uno spazio di comunicazione innanzitutto, un luogo autentico di espressione e rappresentazione del sé rivolto alle donne migranti o di origine straniera, in relazione costante. I racconti che ogni anno arrivano al Concorso dimostrano sempre più come le donne abbiano imparato, attraverso la scrittura, a dare corpo e senso al silenzio in cui da sempre sono state costrette, trasformandolo in elemento significante di confronto con le altre e con gli altri. Scrivere è quindi strumento fondamentale che permette di guardare al futuro con speranza e forza propositiva. Condividendo esperienze e ricordi  le autrici profilano delle realtà che sono comuni a tutte e tutti e tracciano forme di ripensamento del vivere associato e per questo diffondere il loro pensiero è  urgente e necessario”.

“A partire dalla mia esperienza vorrei proporre alcuni spunti, riflessioni che ci possano mostrare un punto di contatto, di unione, che possa chiarire la confusione che a volte emerge dallo studio della multiculturalità” ha esordito Natalia Marraffini, approfondendo poi: “Nel 2020 ho pubblicato il mio primo libro Off-line. Zona rossa (Porto Seguro Editore) da italiana, nel 2021 ho vinto il Concorso Lingua Madre da straniera con il racconto La straniera segreta, nel 2022 ho inaugurato il mio podcast Confessioni di una Millennial, un insieme di racconti in cui descrivo una nuova consapevolezza di integrazione tra la mia identità italiana e quella argentina. Il mio è un percorso di crescita e comprensione che prosegue tutt’ora. È proprio nella ricerca dell’identità che ho trovato quell’elemento che, sento, mi accomuna con chi mi circonda: credo fortemente che questa sia l’esperienza che ci unisce tutte e tutti, come umanità”.

L’intervento di Paola Savona La Sala, docente SSML Agorà Mundi, ha accompagnato l’evento verso la sua conclusione, lasciando poi lo spazio alle numerose domande delle e degli studenti presenti, che hanno dato nuove occasioni e diversi spunti alle relatrici, per approfondire ulteriormente i temi trattati nel corso dell’incontro.

A questo link è possibile rivedere il Convegno.

Qui un breve estratto curato da Natalia Marraffini.

Ecco tutte le foto.