Coronavirus: e le donne?

Libertà, quanto hai fatto piangere? Il commento di Narcissa V. Ewans

Scritto da Segreteria il 16 Giugno 2020

Coronavirus: e le donne?
Continuano le risposte all’invito a riflettere sul tema lanciato nei giorni scorsi dal CLM. Ecco il commento  dall’autrice CLM Narcissa V.Ewans.

Libertà, quanto hai fatto piangere?

Libertà, quanto hai fatto piangere? Senza te quanta solitudine…” 

Così cantavano Albano e Romina, nel 1994. Io non ero ancora nata e ci misi venticinque anni per capire il significato di queste parole. 

Per molti la quarantena che lo Stato ha dovuto imporre per via del Covid-19, fu un periodo di ritrovo famigliare: i genitori ebbero l’opportunità di vivere i propri figli e viceversa, e le coppie di dedicarsi l’un l’altro; ma per alcune donne questo periodo fu infernale poiché si trovarono chiuse, come non mai, con i propri carnefici, uomini violenti e vigliacchi ancor più indispettiti dai disagi lavorativi e limitativi della loro libertà che sfogarono le loro frustrazioni sulle compagne.

Fotografia “Chitarrista” di Brunella Pernigotti

Quando gli episodi sono molto diluiti nel tempo, spesso non ci si rende conto della gravità dei maltrattamenti che si stanno vivendo, specie se le nostre abitudini quotidiane ci portano a vivere la vita di coppia solo poche ore al giorno. Una convivenza forzata, 24 ore al giorno, come quella imposta dalla quarantena ha costretto migliaia di donne a sopportare le pressioni psicologiche e le violenze fisiche, ma ha anche dato loro l’opportunità di focalizzare il problema e farsi delle domande sulla propria situazione. 

Beate le donne che hanno capito di meritare di meglio, di potercela fare da sole e che si sono lasciate dietro quel macigno dannoso che frenava il loro percorso (viva l’indipendenza!), e quanto mi dispiace per quelle che invece non vedono una via d’uscita dal vicolo cieco in cui gli è stato fatto credere di trovarsi. 

Ritornando alla citazione iniziale: non mi sono mai sentita così sola, seppur in compagnia, di quando mi hanno privato della mia libertà e della possibilità di fuga.

“fino a che avrà un senso vivere, io vivrò per avere te!”.

 

La fotografia “Chitarrista” fa parte della mostra Mani – sostantivo femminile plurale dell’autrice CLM Brunella Pernigotti.