Appuntamenti

Prossime. Donne migranti in relazione Il CLM a Scrittorincittà 2020

Scritto da Segreteria il 27 Novembre 2020

Sabato 14 novembre il Concorso Lingua Madre ha partecipato, insieme alle sue autrici, a Scrittorincittà, il festival letterario di Cuneo che raccoglie autori, libri, presentazioni, incontri, dibattiti attorno a un tema, ogni anno diverso.

“Prossimo” è la parola attorno alla quale è stato costruito il fitto programma di incontri che, data la difficile situazione sanitaria in costante cambiamento, quest’anno è stata interamente online.

Il CLM, da tempo presenza fissa alla manifestazione, ha proposto l’incontro “Prossime. Donne migranti in relazione” al quale hanno partecipato le vincitrici della XV edizione CLM Yeniffer Lilibell Aliaga Chávez (Primo Premio) e Narcissa V. Ewans (Premio Speciale Torino Film Festival) insieme a Daniela Finocchi, ideatrice e responsabile del progetto.

Daniela Finocchi ha aperto l’incontro, presentando il Concorso Lingua Madre e introducendo le autrici ospiti, presentando al tempo stesso la nuova antologia Lingua Madre Duemilaventi. Racconti di donne straniere in Italia (Edizioni SEB27).

“I racconti di questa antologia, con sguardo lucido e critico, con linguaggio agile e metaforico, attraversano il dipanarsi di vite che non si rassegnano ai pregiudizio e alle discriminazioni – ha spiegato Daniela Finocchi – nella leggerezza e trasparenza dello stile sfiorano delicatamente i più vari aspetti, la maternità, le migrazioni, le origini, la neutralità del linguaggio, le violenze. A vincere è però sempre la forza delle donne che ne sono protagoniste”.

La parola è poi passata a Yeniffer Lilibell Aliaga Chávez che ha parlato della sua esperienza di partecipazione al Concorso, approfondendo poi i temi del suo racconto Mille e una luna. “Per me scrivere questo racconto è stata una scoperta, è stato come un rituale di passaggio attraverso il quale ho scoperto che mi piace scrivere e che riesco a farlo in modo funzionale per suscitare emozioni in coloro che leggono le mie storie – ha esordito Chávez, proseguendo – Mille e una luna per me rappresenta il racconto che avrei voluto leggere a otto anni per incoraggiarmi a vivere in un altro modo la mia diversità”.

“La scrittura è liberazione” ha proseguito Narcissa V. Ewans che, nel suo intervento, ha spiegato come con il suo racconto, che tratta della violenza sulle donne, abbia voluto “approfondire la paura, paura di parlare, paura di esprimersi. Viviamo in una società molto superficiale, che si basa tanto sull’apparenza, e questo crea tantissime difficoltà alle donne, specialmente se straniere. Fin dal mio arrivo in Italia mi sono sempre sentita giudicata per la mia diversità, avevo tantissime paure, e per questo nel mio racconto mi sono voluta immedesimare in tutte quelle ragazze che vivono il dramma della tratta degli esseri umani e che della paura sono prigioniere”.

Chávez e Ewans sono poi entrate nel merito delle proprie storie, raccontando e raccontandosi attraverso la genesi di due testi molto diversi tra loro eppure così simili nel testimoniare l’esperienza della migrazione femminile, composta dalla ricerca costante della propria identità, spesso in conflitto con una società che non accetta la diversità.

“Bisogna ricordare che non esiste nulla di naturale e di normale e che quello che viene percepito come tale viene costruito dalle nostre esperienze di vita – ha concluso Aliaga Chávez, aggiungendo – Pertanto è importante ribadire il messaggio che bisogna vivere le rappresentazioni di noi stesse e degli altri senza porci confini. È una lotta costante ma necessaria”.

Il pubblico ha quindi preso parte alla discussione con tante domande, interventi, richieste di approfondimento che hanno arricchito l’incontro, offrendo ulteriori spunti di riflessione e dialogo.

È possibile rivedere l’evento qui: