Le autrici di Lingua Madre

Risultati del Premio Speciale Giuria Popolare 2024 XIX edizione del Concorso Lingua Madre

Scritto da Segreteria il 16 Aprile 2024

È Maryame El Qabach ad aggiudicarsi il Premio Speciale Giuria Popolare della XIX edizione del Concorso letterario nazionale Lingua Madre con il racconto Oltre il colore della pelle.

Nata nel 1997 e di origini marocchine, è laureanda magistrale alla doppia laurea di Filologia Moderna presso l’Università “La Sapienza” di Roma e la “Sorbonne Université” di Parigi. Coltiva fin da piccola una fervida passione per la scrittura, esplorando sia la prosa sia la poesia. Appassionata di letteratura, si distingue per il suo impegno nel curare incontri tenuti dall’associazione culturale EquiLibri d’Oriente presso il Circolo dei lettori di Torino.

Nel suo racconto l’autrice descrive in modo autentico come sono vissute all’interno della sua famiglia le differenze sul colore della pelle, trasmettendo l’affetto che la lega alla madre, ma anche la sofferenza nata dal colorismo più vieto, conseguenza del razzismo in un mondo che premia comunque la pelle più chiara rispetto a quella più scura.

È una bambina che ama le regole, ma che crescendo impara a rifiutare i modelli di bellezza codificati, che impongono fondotinta, protezioni solari e intrugli schiarenti. Attraverso una narrazione lieve e potente al tempo stesso, l’autrice racconta la difficoltà di diventare una donna consapevole al di là delle aspettative proprie ed altrui, al di là dei condizionamenti della cultura di origine e non solo.

Probabilmente è proprio questo ad aver indirizzato le preferenze delle e dei partecipanti alle votazioni della Giuria Popolare.
Sono state tantissime quelle espresse tramite il form apposito, arrivate anche sui social, da tutta Italia e non solo: tra le lettrici e i lettori è stata estratta a sorte Amira Mhadhbi che riceverà in regalo l’ingresso al Salone Internazionale del Libro di Torino 2024 e i volumi del Concorso Lingua Madre.

Di seguito, l’incipit del racconto:

Sin da piccola cominciai a ricevere molti insegnamenti su come una donna si doveva presentare al mondo circostante, come si doveva rapportare a esso e attraverso quali strumenti le sarebbe stato più facile conviverci. Le qualità di una donna per poter stare al mondo erano davvero troppe, pensavo da bambina. Non bastava essere intelligenti e gioiose, ma bisognava essere anche dolci, gentili, composte, comprensive, ordinate, modeste e belle. Io ero una bambina timida e pignola, il che mi faceva facilmente risultare dolce, gentile, composta, comprensiva, ordinata e modesta ai più. C’erano poche cose che non andavano in me e io ne ero sollevata, ma ce n’era una tra queste che mi preoccupava e riguardava la sfera della bellezza.
OLTRE IL COLORE DELLA PELLE
Maryame El Qabach
Marocco
PREMIO SPECIALE GIURIA POPOLARE