Appuntamenti

Oltre confine. Le voci delle donne migranti Il CLM a Scrittorincittà 2019

Scritto da Segreteria il 18 Novembre 2019

Sabato 16 novembre il Concorso Lingua Madre, insieme alle sue autrici, si è diretto verso Cuneo per partecipare all’ormai abituale incontro a Scrittorincittà, il festival letterario piemontese che raccoglie autori, libri, presentazioni, dibattiti attorno a un tema, ogni anno diverso.

La manifestazione quest’anno si è focalizzata sul confine inteso in tutte le sue accezioni e sfumature, diventate il fulcro di un programma variegato e davvero ricco.

Il CLM ha proposto quindi l’incontro dal titolo Oltre confine. Le voci delle donne migranti, coinvolgendo le autrici Amália Lombarte del Castillo e Andreea Luminita Dragomir, in dialogo con Daniela Finocchi, ideatrice e responsabile del Concorso. L’evento è stato ospitato dal suggestivo Museo Casa Galimberti.

Daniela Finocchi ha dato il via all’incontro, presentando il progetto e i suoi quattordici anni di lavoro sulla letteratura delle donne migranti, passando poi la parola alle autrici presenti.

La prima a intervenire è stata Amália Lombarte del Castillo, terza classificata alla XIV edizione del Concorso Lingua Madre con il racconto Ora che posso farlo, una requisitoria implacabile ma anche piena di tenerezza verso una madre che non c’è più, ma che è stata completamente interiorizzata. Un dialogo impossibile in una dolorosa ricerca di sé attraverso la scrittura che salva la narratrice svelandone al contempo il passato. Un processo – ha spiegato Lombarte del Castillo – ancora impossibile in catalano, la sua lingua madre: solo l’italiano le ha permesso di porre la giusta distanza fra se stessa e il tema del racconto, rendendola capace di elaboralo e metterlo nero su bianco.

La parola è quindi passata a Andreea Luminita Dragomir, vincitrice del Premio Speciale Slow Food – Terra Madre 2019, che nel racconto Un lascito ha racchiuso, in poco spazio, un bellissimo patrimonio di profumi e sapori, dedicato all’insegnante e amica, prematuramente scomparsa, che l’ha accompagnata nel viaggio alla scoperta della lingua italiana. Perché i lasciti non sono solo materiali – ha ricordato Dragomir – sono anche immateriali, impalpabili, e toccano le corde dell’anima. Tutte le vite si compongono di ricordi e questi mutano impercettibilmente con il passare del tempo.

L’evento si è quindi concluso con le numerose domande del pubblico che ha preso parte con entusiasmo ed emozione all’incontro. Fra le/i partecipanti, in molte/i si sono poi affollate/i attorno alle relatrici, per ricevere la propria copia firmata dell’antologia Lingua Madre Duemiladiciannove. Racconti di donne straniere in Italia (Edizioni SEB27), fra gli ultimi confronti e approfondimenti con le autrici.

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