Storie di migrazione tra Sudamerica e Italia Marcela Luque a Pro Cultura Femminile
Scritto da Segreteria il 11 Dicembre 2023
La Grande Guerra come filo conduttore, la descrizione di un ambiente diverso, le nuove dinamiche familiari, il diritto di appartenere e le caratteristiche dell’emigrazione italiana nel secondo dopoguerra – ben note agli italiani – sono stati alcuni dei temi sviluppati nella presentazione del libro In Riva al Tagliamento dell’autrice CLM Marcela Luque, giovedì 7 dicembre 2023 all’Archivio di Stato di Torino.
«Per me è un privilegio poter presentare il mio primo romanzo in una associazione come Pro Cultura Femminile, che è sopravvissuta a due guerre senza fermarsi, diventando un punto di riferimento per offrire alle donne di un tempo, e a quelle dei nostri giorni, uno spazio per il proprio sviluppo culturale» ha sostenuto Luque.
Ha quindi sottolineato come per lei non sia possibile parlare di In Riva al Tagliamento senza parlare di Lingua Madre: «Questo libro è nato come un racconto per il Concorso – ha infatti spiegato la scrittrice – poi ho pensato che per quanto la storia fosse molto semplice e anche breve avrei potuto dilungarmi di più nel racconto di quello che è stata l’immigrazione di massa nel Sudamerica dopo la Seconda Guerra Mondiale».
Come per tante donne, il Concorso Lingua Madre è stato per Marcela Luque un inizio nonché un punto di riferimento.
Per quanto riguarda la scrittura, il passaggio di lingua fu uno dei primi problemi d’affrontare, come illustrato nel dialogo con le partecipanti alla presentazione. E questo fu risolto una volta che il suo primo racconto Non tutto il mondo è paese fu pubblicato nell’antologia Lingua Madre Duemiladiciassette (Edizioni Seb27).
Poi si susseguirono altri dilemmi per l’autrice, come il passaggio dallo scrivere racconti a quello di strutturare un intero romanzo in completa autonomia, con tutte le difficoltà connesse: dalla trama alla scelta dei nomi per ognuno dei personaggi e tanti altri ancora. Tuttavia, l’autrice è riuscita a superare i diversi ostacoli, passando dallo scrivere in spagnolo (la sua lingua madre) allo scrivere prima dei racconti e quindi un più ampio componimento narrativo strutturato e completo, direttamente in italiano.
«Per me c’è un prima e un dopo Lingua Madre» ha concluso Marcela Luque.