I ragazzi e le ragazze raccontano

Le riflessioni dei ragazzi del Ferrante Aporti

Scritto da Segreteria il 09 Novembre 2016

targa

Pubblichiamo le riflessioni dei ragazzi dell’Istituto Penale per Minorenni Ferrante Aporti, a seguito dell’incontro con le/gli studenti dell’Istituto Statale d’Istruzione Specializzata per Sordi “A. Magarotto di Torino tenutosi nell’ambito di Libriamoci a scuola 2016.
Un grazie di cuore a loro per aver voluto condividere ciò che hanno vissuto e provato nel confronto con la diversità e la disabilità e grazie agli/alle insegnanti Mario Tagliani, Anna Maria De Sanctis, all’educatrice Claudia Pietrantuoni per aver spronato e guidato i ragazzi in questo percorso, ma anche al coordinatore dell’Area Tecnica del Ferrante Aporti Giovanni Lapi e a Essere Umani onlus per la collaborazione.

Leggi di seguito le riflessioni

Venerdi 28/10/16
Sono arrivati da noi i sordomuti è andata bene , ci siamo trovati bene sia io che i ragazzi , penso anche i disabili si siano trovati bene con noi.
L’evento è stato bello, l’ho apprezzato molto, anche le cose che abbiamo letto entrambi sono state emozionanti.
A me personalmente ha fatto piacere vedere la lingua dei sordomuti e mi ha fatto capire anche una cosa importante: che devo ringraziare Dio per l’ottima salute che mi ha dato, davvero è stato bello.
Il racconto invece è stato profondo; la storia della ROSA DI CARTA mi è piaciuta perché questa donna nonostante le difficoltà riesce a capire che non esiste la famiglia perfetta e che noi esistiamo come parte dell’umanità grande e meravigliosa famiglia come anche la sua ,
Volevo aggiungere il fatto che mi dispiace tantissimo per questi ragazzi sordomuti, perché non oso immaginare quanto sia brutto non poter parlare e sentire , sono davvero sorpreso dalla forza di volontà di queste persone e nonostante tutto continuano a sorridere ed è quello l’importante non perdere il sorriso, grazie per questa bellissima esperienza!
H.

Ciao, mi ha fatto molto piacere che abbiate scelto e siate venuti a trovarci al Ferrante Aporti. Per noi, che abbiamo letto davanti a delle persone estranee per la prima volta, è stata una grande emozione. Scoprire anche che c’erano dei sordomuti è stato incredibile perché in qualche modo siamo riusciti a comunicare e a capirci. Essere muti non vuol dire che siete differenti da noi, è solo una abilità che avete in meno, ma siete delle persone meravigliose perché ciò non vi ha impedito di farci passare questa bellissima giornata. Anche la lettura è stata profonda, mi ha colpito molto per il fatto che era una storia vera, perciò mi rattrista molto a pensare a questa povera donna, ma nel frattempo sono felice per il finale quando questa donna capisce che c’è sempre una speranza per una vita migliore. Mi ha fatto piacere leggere insieme e per voi e sorridere con voi è stato bello, grazie davvero.
R. A.

Mi ha fatto molto piacere che siano venuti al Ferrante Aporti alcuni ragazze e ragazzi della scuola per sordomuti di Torino. Abbiamo letto insieme alcuni brani scritti da donne e che erano stati premiati per la loro intensità e, dopo averli letti, abbiamo capito la ragione del premio.
Nel corso della mattinata abbiamo capito che se anche la natura si è accanita contro alcune persone, si deve avere il coraggio di affrontare le avversità e di superare gli ostacoli che si frappongono tra noi. Anche se sordomuti in qualche modo loro ce l’hanno fatta a farsi capire ed anche noi, con l’aiuto di una ragazza, abbiamo imparato alcuni segni per salutarli. Essere muti non vuol dire che sono differenti da noi, è solo essere differenti nel parlare. Queste persone meravigliose mi hanno fatto molto piacere, è stata una bellissima giornata. Anche la lettura è stata profonda e mi ha colpito molto la storia vera di una signora serba, in parte mi ha rattristo pensare alla sua vita ma sono felice per il finale quando racconta un fatto che l’ha aiutata a guardare alla vita con speranza.
S. A.