Le autrici di Lingua Madre

Per scoprire il valore del cinema lusofono Intervista all’autrice CLM Regina Nadaes Marques

Scritto da Segreteria il 24 Agosto 2023

di Elena Pineschi

Dal 26 settembre all’8 ottobre 2023 si festeggerà la X edizione milanese di Agenda Brasil, festival internazionale del cinema brasiliano che si è tenuto più volte anche a Roma, Torino e Genova.
A raccontarlo in anteprima in questa intervista è l’autrice CLM Regina Nadaes Marques che lo dirige ed è una delle fondatrici dal 2012. Produttrice culturale, è anche presidente dell’organizzazione culturale no-profit Vagaluna.

All’Anteo Palazzo del Cinema e in altri luoghi di Milano, la rassegna cinematografica si svolgerà con la partecipazione di registe/i, attrici/tori, scrittrici/tori e studiose/i che appartengono al mondo della cultura brasiliana.
Verranno presentati 21 lungometraggi e una sezione di cortometraggi prodotti in diversi paesi di lingua portoghese, proiettati in lingua originale con sottotitoli in italiano.

A breve sarà disponibile il programma sul sito del festival, ma eccone alcune anticipazioni.
All’università Statale si terrà una serie di incontri condotti dal professor Vincenzo Russo con ospiti che parleranno di letteratura, musica, società e gastronomia brasiliana. Alla Casa degli Artisti la scrittrice Patricia Melo presenterà il nuovo libro Donne impilate (Bompiani, 2023); e ancora allo spazio Slow Mill sarà organizzata una serata di Live Painting con la pittrice brasiliana Eliane Piccardi e musica dal vivo di Kal Dos Santos.
Tra i tanti workshop, quelli di Samba de Gafieira – che si danza in coppia su samba, bossa nova e pagode – e di ‘Sambando’, danze e percussioni per chi volesse avvicinarsi al ritmo brasiliano più diffuso al mondo.
Esempio di carattere gastronomico il “Panggiosso”, per imparare a fare il pão de queijo, golosità della tradizione a base di manioca.

Iniziando da Agenda Brasil, le proposte coinvolgono quindi in prima persona spettatrici e spettatori tramite laboratori, ma anche aperitivi,  attività teatrali, fotografiche e musicali. Che valore hanno gli scambi – personali, culturali, internazionali – nella celebrazione del Brasile?

Il Brasile è un melting pot: influenze africane, europee, indigene e di altre parti del mondo sono ingredienti di un panorama culturale variegato.
La sua divulgazione fa sì che un pubblico molto diversificato possa essere attratto da una cultura così multicolore.

Può parlarci degli obiettivi di promozione culturale del festival e delle sue peculiarità?

Agenda Brasil mira a creare un’esperienza arricchente e coinvolgente per il pubblico, celebrando il dialogo. Punta inoltre a sensibilizzare il pubblico su questioni sociali rilevanti per il Brasile come per esempio i diritti umani, l’ambiente, l’uguaglianza di genere. Per questo, oltre al cinema, offre molti appuntamenti collaterali, espressione di un patrimonio culturale multicolore.

La selezione delle opere – per quanto diversissime tra loro e attinenti a mondi che si intrecciano e convivono in Brasile – predilige il “segno d’autore”.
La filmografia del paese, infatti, si interroga da tempo sui nodi atavici della sua società: identità, eredità dallo schiavismo, patriarcato.
Dopo i fasti del Cinema Novo – movimento cinematografico di rinnovamento degli anni ’60 – il cinema brasiliano sta ritrovando finalmente qualità e visibilità internazionali: lo attestano i riconoscimenti ricevuti negli ultimi anni ai Festival di Cannes, Locarno e Berlino.

Secondo lei, nella produzione cinematografica di che cosa si fa portatrice la lingua portoghese? Perché sono ancora molti i film brasiliani, e lusofoni in generale, a essere poco conosciuti in Italia?

È l’aspetto policentrico del mondo lusofono a conferire unicità e diversità a produzioni realizzate in paesi molto lontani tra loro. Attraverso varianti della lingua portoghese, Brasile, Portogallo, Angola, Mozambico, Capo Verde e altri paesi si riflettono nei film offrendo una visione sulla storia, le tradizioni, le sfide sociali e le identità uniche di queste nazioni.

Nonostante l’eccellente qualità, queste produzioni rimangono poco conosciute – in Italia ma anche in altre parti del mondo – a causa della distribuzione limitata e della concorrenza con quelle più ampiamente promosse.
Per questo Agenda Brasil si fa vetrina offrendo la possibilità di scoprire una cinematografia particolare non contemplata nei canali mainstream.

In un ambito in cui a prevalere sembrano ancora i nomi maschili, l’associazione Vagaluna, di cui lei è presidente, si impegna a promuovere un cinema realizzato da donne. In che modo lo sguardo femminile può cambiare – e migliorare – questo linguaggio artistico?

Lo sguardo delle donne porta con sé una prospettiva preziosa che arricchisce il linguaggio artistico cinematografico. È una prospettiva più sfumata e complessa sui personaggi, tanto femminili quanto maschili: sfugge agli stereotipi e delinea così figure maggiormente autentiche, con una gamma più sfaccettata di emozioni.

Molte volte i film ideati o realizzati da donne affrontano temi e questioni che, al contrario, sono stati sempre trascurati o sottovalutati dal cinema tradizionale.
Per l’edizione 2023 di Agenda Brasil avremo cinque film diretti da donne, tra cui quello che ha vinto il Pardo d’Oro al Locarno Film Festival, edizione 2022.

Impegnata anche per altre organizzazioni no-profit, lei è inoltre scrittrice e traduttrice. Tramite i suoi lavori nel 2022 ha ottenuto dal governo brasiliano la carica di Cavaliere dell’Ordine del Rio Branco per la divulgazione della sua cultura d’origine. Ci può raccontare di questo suo impegno come donna?

Sono onorata di aver ricevuto questo riconoscimento dal governo brasiliano. Contribuire a divulgare la cultura di un paese dove ho le mie radici è per me un atto spontaneo.
Nel desiderio di promuovere diversità e inclusione, cerco di far emergere la voce di donne brasiliane, storicamente sottorappresentate: lì è dove mi emoziono.

Queste alcune delle foto che potete trovare nella Gallery delle passate edizioni.