Letteratura Migrante Presentata l'antologia "Lingua Madre Dumilaventidue" alla Coop sociale Dedalus
Scritto da Segreteria il 07 Dicembre 2022
Martedì 6 dicembre il Concorso Lingua Madre è stato ospite della Cooperativa Sociale Dedalus di Napoli nell’ambito del ciclo Letteratura Migrante, che si è svolto alle Officine Gomitoli e che ha visto protagoniste le vincitrici della XVII edizione del progetto. Daniela Finocchi, ideatrice e responsabile CLM, ha concluso il ciclo incontrando, in collegamento remoto, le partecipanti e presentando loro il progetto a partire dalla nuova antologia Lingua Madre Duemilaventidue. Racconti di donne straniere in Italia (Edizioni SEB27).
La coordinatrice del percorso, Roberta Ferraro, ha spiegato come si è sviluppato il lavoro il classe. «Grazie agli incontri con le autrici del Concorso Diana Paola Agámez Pájaro, Adelina Zărnescu e Chiamaka Sandra Madu abbiamo avuto l’occasione di approfondire tanti argomenti diversi a partire dal rapporto con la lingua italiana e dal concetto di “casa”, passando anche per temi molto difficili come la pratica delle mutilazioni genitali femminili per approdare alla memoria familiare che passa anche e soprattutto dal corpo. Li abbiamo definiti degli incontri di psico-letteratura perché ci hanno coinvolto sotto tantissimi aspetti e in particolare modo a livello emotivo».
Daniela Finocchi ha quindi presentato il progetto e i suoi 18 anni di attività sulla letteratura femminile di migrazione sottolineando: «Proprio il mettersi in relazione, ascoltare, confrontarsi, anche nell’ambito di percorsi come quello da voi condotto, è lo scopo principale del Concorso che dal 2005 dà voce a chi abitualmente non ce l’ha ma ha molto da dire, come donna e come migrante. Lo stesso termine “migrante” è molte volte usato impropriamente. Sempre più spesso infatti a partecipare al Concorso sono le giovanissime, quelle seconde o terze generazioni di origine straniera – che forse è meglio definire “nuove generazioni” – che non hanno mai vissuto sulla propria pelle il processo migratorio. Queste donne sono comunque portartici di molteplicità un aspetto che, non dimentichiamo, fa parte anche delle italiane e italiani, da sempre popolo migrante, anche all’interno dello stesso territorio. Questa quindi non è una realtà sconosciuta, che necessità però di essere ricordata e rivista con occhi nuovi».
L’incontro è quindi proseguito con numerose domande e interventi delle partecipanti, che hanno condiviso le loro personali esperienze e percorsi.
Ecco le foto dell’evento.