Femminili. Miti, riti, parole, corpi. Il programma delle Giornate contro la violenza sulle donne
Scritto da Segreteria il 23 Novembre 2021
In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, l’Associazione Tiarè e Medicamenta – Lingua di donna e altre scritture – con il sostegno del Concorso letterario nazionale Lingua Madre – organizzano una serie di giornate con eventi, workshop, laboratori esperienziali, presentazione di libri, performances, art brunch.
Un ciclo di tre giornate che si apre venerdì 26 novembre per concludersi domenica 28 novembre. In questa intervista, le donne del team organizzativo, composto dalla curatrice della rassegna Isabella Bonapace, Associazione Tiarè, in collaborazione con Valeria Bianchi Mian, Medicamenta – Lingua di donna e altre scritture, Teresa Montaleone e l’autrice CLM Nunzia Scarlato, raccontano la nascita di questa importante iniziativa e l’edizione di quest’anno, Femminile. Miti, riti, parole, corpi.
Come nasce l’idea di un ciclo di eventi espressamente dedicati al tema della violenza contro le donne?
L’idea prende forma nel 2005, attraverso l’incontro di due donne, due professioniste dell’Associazione Tiarè, e la riflessione comune su percorsi ed esigenze simili e sulla necessità di trovare nuovi spazi di condivisone al femminile. Ha poi preso corpo nel 2010 quando è stata aperta la Casa del Quartiere di San Salvario, dapprima con uno spazio d’ascolto settimanale rivolto alle donne, poi con vari seminari esperienziali a cadenza mensile o quindicinale. Infine con altre iniziative in occasione del 25 novembre, la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne (siamo ormai all’undicesima edizione), la manifestazione è diventata negli anni un riferimento sul tema e punto d’incontro per il lavoro in rete con le associazioni del territorio.
La Casa del Quartiere, come “casa” è il luogo simbolico per eccellenza dove poter parlare di violenza. Questa infatti prende forma soprattutto nelle pareti domestiche e, come sappiamo, spesso resta proprio nelle case, occultata e nascosta. Nella Casa del Quartiere le porte invece si aprono, si creano luoghi e spazi dove le donne possano incontrarsi, confrontarsi, parlare delle proprie storie, delle proprie vite, senza sentirsi giudicate o colpevolizzate. Si rovescia così il paradigma di chiusura della violenza, trasformandolo in apertura, permettendo di interrompere finalmente il ciclo della vittimizzazione per poter riconoscere il problema e affrontare un percorso di cambiamento.
In ambito di prevenzione e di contrasto alla violenza di genere, importante è stata la collaborazione all’interno della Casa del Quartiere con l’Associazione Cerchio degli uomini, realtà che, tra le prime sul territorio nazionale, ha evidenziato il bisogno della parte maschile di confronto e ascolto sia sul tema delle relazioni che su quello della violenza di genere, e la necessità di un profondo cambiamento culturale.
Così negli anni, in collaborazione anche con altre realtà associative della casa del quartiere (Amaryllis Donne della società civile, Pentesilea o il già citato Cerchio degli uomini) e con l’Agenzia di Sviluppo di San Salvario, abbiamo realizzato diversi progetti per la creazione di sportelli d’ascolto per donne vittime di violenza, sia in ambito psicologico che giuridico, oltre ad una rassegna cinematografica sulla relazione uomo-donna e ad altre iniziative.
Gli obbiettivi dei nostri interventi erano molteplici:
· Sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema della violenza sulle donne, in particolare sul tema difficile e importante della violenza domestica
· Utilizzare lo spazio aperto e comunitario della Casa del Quartiere e favorire una cultura di prevenzione che permetta una riduzione degli eventi violenti
· Fornire ai e alle giovani strumenti di conoscenza e maggior consapevolezza riguardo alla parità tra i sessi e il riconoscimento delle differenze
· Sviluppare e incentivare il dialogo, il confronto e lo scambio tra la popolazione di diversa età e provenienza
· Ultimo ma importantissimo, coinvolgere in prima persona le cittadine e i cittadini, come figura stessa agente il cambiamento, favorendo la diffusione della consapevolezza e quindi il riconoscimento del problema come proprio
Quali sono le espressioni artistiche che avete utilizzato ed esplorato in questi anni per sensibilizzare il pubblico a un tema così importante?
Abbiamo sempre scelto una prospettiva multidisciplinare, con l’utilizzo di linguaggi differenti che possano arrivare ad ognuna e ognuno e il coinvolgimento di target diversi.
Le forme artistiche sono state molteplici, dalla performance teatrale alla danza, dalla pittura al cinema, come ai dibattiti. In particolar modo però si è data maggior importanza ai workshop esperienziali, condotti da esperti del settore, dove potersi “sporcare le mani” affrontando in prima persona le proprie difficoltà relazionali, favorendo riflessioni e approfondimenti sul tema della violenza, partendo da se stessi e se stesse e dalle proprie esperienze.
Quest’anno gli eventi saranno in presenza e online, come si articolerà l’edizione 2021 Femminili. Miti, riti, parole, corpi?
L’edizione del 2020, già in collaborazione con L’io e l’altro, quest’anno con Medicamenta – Lingua di donna e altre scritture, e con il patrocinio gentilmente fornito, come ogni anno, dal Concorso letterario nazionale Lingua Madre, si era svolta integralmente online per motivi legati al Covid.
Aveva avuto ottimo riscontro, incontrando l’interesse di persone anche di altre regioni e quindi quest’anno, pur tornando finalmente in presenza, abbiamo preferito mantenere qualche evento in streaming su Zoom per permettere alle persone che non sono in grado, per motivi diversi, di raggiungerci, di essere presenti almeno in parte.
La manifestazione si svolgerà dal 26 al 28 novembre prossimo, come al solito presso la Casa del Quartiere di San Salvario (tranne che per un evento).
Si inizia venerdì 26 con un Tarotdramma online e immaginazione attiva sulle icone femminili nei Tarocchi e negli Arcani Minori e una performance di danza. Vari eventi e incontri si terranno nella giornata di sabato 27 novembre, come il laboratorio di espressione e movimento Kintsugi, la ferita danzante, un workshop di Psicodramma e Mindfulness avente intitolato Maschile e Femminile, miti sogni e realtà
Riflessioni sul tema del femminismo e delle relazioni dal femminismo storico ad oggi e la presentazione Femminilibri.
Infine, il reading Il filo rosso a cura di Medicamenta dove varie poete si alterneranno, intrecciando parole che curano, emerse dall’evento Femminilibri.
Si chiude la mattina di domenica 28 novembre con l’Art Brunch Non ho il ciclo presentato dall’Associazione Culturale Pentesilea sul tema della lotta per la parità di genere attraverso la lingua e l’arte del XX° secolo.
Un programma quindi fitto e molto vario, che è possibile esplorare nel dettaglio di seguito.
Si ricorda a questo proposito che tutti gli incontri sono gratuiti – tranne l’art brunch – e che vanno prenotati. Per partecipare è inoltre necessario il Green Pass.
Per informazioni e prenotazioni: giornatecontrolaviolenza2021@gmail.com | 338 8064234 -333 2544620