Appuntamenti

Percorsi di lettura e confronto a cura del CLM Torino che legge 2023

Scritto da Segreteria il 04 Maggio 2023

Dal 20 al 23 aprile 2023 si è svolta Torino che legge, la settimana della lettura che vede da sempre il Concorso Lingua Madre tra i partner dell’iniziativa. Progetto della Città di Torino e del Forum del Libro, in collaborazione con il Club UNESCO, la campagna è promossa in occasione della Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore, istituita dall’UNESCO il 23 aprile.

La settima edizione, intitolata Scintille urbane, ha proposto centinaia di iniziative allo scopo di accendere la passione per la lettura dal centro alle periferie di Torino: tra queste non sono mancati gli appuntamenti curati dal Concorso.
Letture in classe grazie alla preziosa collaborazione delle insegnanti, dialoghi tra generazioni e culture, occasioni di confronto a partire dalle antologie Lingua Madre (Edizioni SEB27) e dai volumi di approfondimento CLM.

Letture in classe

Post colonialismo e decolonizzazione

Giovedì 20 aprile il CLM, in collaborazione con Società Italiane delle Letterate, ha organizzato l’attività di lettura Post colonialismo e decolonizzazione per le e gli studenti dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. A condurla Cristina Giudice, parte del Gruppo di Studio CLM e docente di Storia dell’arte contemporanea: il suo corso tratta gli studi postcoloniali in rapporto all’arte, nonché aspetti a questo collegati come l’identità, la pluralità delle narrazioni, le costruzioni sociali.

Questo il resoconto di Cristina Giudice:

Durante la mia lezione di Storia dell’arte contemporanea per il triennio ho letto il racconto Mille e una luna di Yeniffer Lilibell Aliaga Chávez e Macedonia di Tangeri, Palermo e Sondrio di Fedoua El Attari, entrambi tratti dall’antologia Lingua Madre Duemilaventi. Racconti di donne straniere in Italia. Ne è seguita una discussione con le e gli studenti anche alla luce dell’incontro con le autrici del Concorso svoltosi per il relativo ciclo di lezioni Post colonialismo e decolonizzazione.

Qui le foto.

Genealogie narrative: l’esperienza dell’altra

Sempre a cura della Società Italiana delle Letterate e del CLM, si è svolto venerdì 21 aprile Genealogie narrative: l’esperienza dell’altra. Cristina Bracchi, parte della Giuria CLM, socia SIL e docente del Liceo Classico e Musicale Cavour di Torino, ha affrontato con la classe 2F letture tratte dall’antologia Lingua Madre Duemilaventidue. Racconti di donne straniere in Italia in merito alle storie migranti di famiglia per trasformare dei ricordi personali in memoria collettiva.

Cristina Bracchi ha descritto così l’esperienza in classe:

Grazie a Un altro racconto di migrazione che la gente non avrà troppa voglia di leggere, di Adelina Zărnescu, vincitrice del Secondo Premio nella XVII edizione CLM, le e gli studenti hanno confrontato esperienze e messo a tema il valore dell’istruzione.
Hanno compreso il senso umano e civile delle genealogie narrative che hanno saputo rappresentare, nel racconto collettivo Tre fidate amiche, le giovanissime Karima Chariq, Larissa Drutu Manal Naqi, studenti del liceo Pietro Gobetti che hanno partecipato al Concorso proprio sotto la mia guida, ottenendo il riconoscimento della pubblicazione. La classe 2F ha così potuto vedere come raccontarsi e riconoscersi possano essere antidoti alla violenza e alle discriminazioni.

Lettura come scoperta e indagine

Venerdì 21 aprile la docente dell’IIS Russell-Moro-Guarini di Torino Leonella Pocaterra ha proposto Lettura come scoperta e indagine nella sua classe 1E in collaborazione con il CLM e Axolotl Società Cooperativa, libreria di Chivasso specializzata in testi per l’infanzia e l’adolescenza, approfondendo con le e gli studenti un percorso per scoprire come i libri siano un oggetto antico, ma anche un media efficace e tutt’oggi in evoluzione.

L’attività è stata raccontata così dalla docente:

Nella nostra nuova aula studio, ampia e luminosa, abbiamo preparato un incontro con le e gli studenti per mostrare diversi formati librari e per provare a trasformare alcune pagine in suono, in voce, in momento di ascolto reciproco.
Tra gli obiettivi, in primis, mettere il libro al centro dell’attenzione. Si sono quindi aggiunti due micro-obiettivi, legati direttamente alle attività proposte:
1) Scoprire che l’editoria è un mondo vario, ricco di possibilità, innovativo: sono state presentate ai ragazzi costruzioni librarie diverse, come occasione di apprendimento e di conoscenza.
2) Usare la voce come strumento, prendendo consapevolezza delle possibilità di cui ciascuno è custode.
Abbiamo chiesto a ogni alunna e alunno di portare un libro, uno qualsiasi, purché fosse per loro un testo su cui avessero una storia da raccontare, un aneddoto, un ricordo. In seconda battuta hanno dovuto scegliere un brano, una poesia, una pagina (non per forza dello stesso libro portato) che loro trovavano significativa. Questo brano/poesia/pagina è stato copiato su un foglio personale. Abbiamo così lavorato con loro provando a prepararle/li all’ascolto, a livello fisico e di postura, non solo mentale, perché la lettura è anche corpo. A questo si è ricollegato l’ascolto di alcuni brani tratti dalle antologie Lingua Madre, da cui è scaturito un costruttivo dibattito, che ha permesso di riflettere su molti temi quali il concetto di appartenenza e di identità.
In un secondo momento il libraio ospite ha mostrato libri diversi, da albi pensati per bambine e bambini a classici della letteratura a saggi, sperando di farle/li innamorare di qualche pagina, immagine, libro, e anche in qualche modo stupirle/li.
Infine siamo passati alla lettura ad alta voce, per chi se l’è sentita, di fronte a compagne e compagni.

Ecco le foto e un video di un momento di condivisione.

Presentazione CLM alla Biblioteca delle Donne di Láadan

Giovedì 20 aprile il Centro sociale e culturale delle donne Láadan ha organizzato, in collaborazione con il CLM, l’evento Il Concorso Lingua Madre compie 18 anni: voci di donne migranti in Italia, sia in presenza sia in diretta streaming sulla loro pagina Facebook.

A introdurre Anna Cagna, Presidente della Federazione Láadan, che ha ringraziato il CLM per la fruttuosa collaborazione, spiegando come questa ben si è inserita nelle attività di Láadan, che è sempre stato “un luogo di incontro e confronto fra genereazioni femminili diverse: non solo in merito alla storia delle donne, ma sulla migrazione, la cittadinanza e i loro diritti”.
L’evento è stata anche l’occasione per concludere il progetto condiviso sul Biblioblog di Láadan Letture incrociate: un percorso di lettura e dialoghi tra generazioni e culture. Viste le molte adesioni, l’augurio di Anna Cagna è stato che il gruppo, attualmente di una cinquantina di lettrici, si possa trasformare in una comunità stabile.

Collegandosi all’importanza della continuità, Ferdinanda Vigliani  Presidente del Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile fondato e animato fortemente da Aida Ribero – si è rallegrata per queste 18 edizioni CLM: “sono proprio i progetti che riescono a essere continuativi che diventano efficaci: è così che si fanno punto di riferimento e infine Storia”.
Ferdinanda Vigliani ha spiegato come il Centro Studi abbia svolto un significativo madrinaggio per la nascita del Concorso, ricordando con piacere di aver collaborato in prima persona alle prime edizioni del 2005 e del 2006.

È stata così l’occasione per Daniela Finocchi, ideatrice e responsabile CLM, di presentare questi 18 anni del CLM, diretto alle donne migranti, straniere o native, in riferimento alle appartenenze multiple che possono convivere nella stessa persona. Tantissimi gli incontri, i progetti, le attività di ricerca del Gruppo di Studio, le gemmazioni, che ruotano però sempre intorno alle autrici CLM e le rendono protagoniste.
Quale modo più adatto per ripercorrere gli sviluppi del Concorso, allora, se non proprio tramite le loro voci? Daniela Finocchi ha letto e commentato numerosi estratti dalle antologie Lingua Madre, che da questa edizione avranno il nuovo sottotitolo Racconti di donne non più straniere in Italia – un “non più” necessario per sottolineare il cambiamento avvenuto in questi anni, e non solo.

Sono state numerose le domande e le riflessioni del pubblico in merito ai racconti. Tra gli interventi anche Maria Viarengo, autrice CLM, che ha raccontato la sua esperienza come migrante, paragonandola a quella di sua figlia e di sua nipote in un percorso di similitudini e differenze.
Fondamento che rimane vero negli anni, ha concluso Daniela Finocchi, è l’importanza della scrittura, autobiografica e non solo: “è attraverso questa urgenza che le donne hanno imparato a dare corpo e senso al silenzio in cui da sempre sono state costrette, trasformandolo in metafora e in elemento significante di confronto e rapporto con le altre e gli altri”.

Ecco le foto dell’evento.