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I ladri di favole: il nuovo libro di Rosa Tiziana Bruno

Scritto da Segreteria il 08 Ottobre 2009

Prima di copertina - I ladri di FavoleL’autrice di Lingua Madre Duemilanove Rosa Tiziana Bruno presenterà il 25 ottobre alle 16.30 presso la libreria Spazio Coop di Torino (Piazza Castello 113) il suo nuovo libro I ladri di favole.
Cosa succederebbe se all’improvviso qualcuno decidesse di rubare tutte le fiabe del mondo? Il silenzio del nulla calerebbe su ogni cosa e l’arcobaleno perderebbe i suoi colori. Questo è ciò che sperimentano gli abitanti di Solealto quando la banda degli Storti comincia a rubare la fantasia. Tra l’indifferenza generale, l’unica a ribellarsi è Angiolina, la bimba più cocciuta della città. I personaggi delle antiche fiabe, come fantastici vascelli, la guidano in luoghi pieni di storia aiutandola ad organizzare nuovi e diversi orizzonti.

La trama riflette l’immaginario della società europea e, al contempo, rivela agganci con le diverse culture e dimensioni sociali del mondo. La protagonista, infatti, è una bambina di oggi, immersa nella realtà multiculturale contemporanea, ed ogni favola è per lei un’occasione d’incontro con la personalità e la storia di un paese diverso. Attraversa i cinque continenti: passa dal giorno alla notte, dal freddo dei ghiacciai al caldo africano. Impara che il reciproco donare può salvare dal nulla e colorare la vita, liberando forze di incantamento e di possibilità.

Il libro è una fiaba articolata in sei capitoli, destinata ai lettori dai sei agli undici anni. Nel 2005 ha ottenuto la Menzione speciale al premio internazionale “Una favola per la pace” indetto dall’International Peace Bureau.
La prefazione del prof. G. De Vecchis, ordinario di Geografia presso l’Università La Sapienza di Roma (e presidente dell’Associazione Nazionale Insegnanti di Geografia), arricchisce il valore ed il contenuto del libro. La storia, infatti, oltre ad essere una gradevole fiaba è anche un valido supporto per invogliare i piccoli allo studio della Geografia, nonché ad introdurre la didattica interculturale di molte discipline. Infatti al libro è stato collegato, nel 2008, un progetto educativo dall’omonimo titolo, ideato e condotto nelle scuole primarie di molte regioni d’Italia, dalla stessa autrice della fiaba.