Appuntamenti

"I gusti della memoria" Presentato il racconto della vincitrice del premio speciale Slow Food-Terra Madre

Scritto da Segreteria il 26 Ottobre 2012

Si è svolto nella prima giornata del Salone del Gusto e Terra Madre 2012 l’incontro I gusti della memoria, tenutosi al Caffè letterario e musicale del padiglione 2 del Lingotto Fiere di Torino. Durante l’appuntamento è stato presentato il racconto della vincitrice del premio speciale Slow Food-Terra Madre del Concorso Lingua Madre 2012, Michaela Sebokova, anche lei ospite per intervenire sul tema del cibo, come veicolo di conoscenza e unione fra popoli, ma anche legame con la madre, colei che per prima dà nutrimento e cultura. Il suo racconto, Il profumo della domenica è stato letto dall’attrice Francesca Carnevali, accompagnata all’arpa da Matilde Daniele. Da qui, sono nati alcuni spunti narrativi che il pubblico ha voluto condividere.

 

 

Le “vrasciole” di patate.

La preparazione delle “vrasciole” di patate era un rito che accompagnava la visita che facevamo a casa di mia mamma con i bambini. Una preparazione semplice che diventava magica quando la mamma intimava a tutti di non aprire la porta della cucina dove friggeva le “vrasciole”. In un ambiente pieno di fumo, senza aprire porte o finestre si poteva tenere la fiamma o temperatura costante. Il fumo, il profumo che sapeva di formaggio, sono un ricordo indimenticabile che aveva vissuto da bambina e poi da mamma, quando portavo i miei bambini dalla nonna. Le patate sono quelle di montagna, il formaggio è il pecorino, un po’ di prezzemolo, un uovo, e l’impasto è fatto. Il segreto per non farle spaccare (oltre al punto di cottura) è un semplice massaggio con le mani e l’asciugatura delle “vrasciole” su una tovaglia di cotone e ginestra che trattengono l’acqua. Un profumo unico e gustoso.
Marisa

Mi sono lasciata prendere attraverso la lettura del racconto Il profumo della domenica… perché no, ce la posso fare anch’io, pur non essendo né laureata né diplomata. Il mio profumo della memoria mi riporta indietro, alla mia infanzia, ai miei 10/11 anni, quando potevo scappare da mia zia materna avendo lei una famiglia numerosa, di otto figli. Si cucinavano spesso fagioli e patate.  Mi faceva impazzire il profumo, ma di più trovavo un immenso piacere a mangiare tutti nello stesso piatto. Un piacere che non so descrivere, forse con un po’ più di tempo mio, preso con serenità, riuscirò a trovare le parole adatte.
Grazie, Teresa.