Dall'Antropocene al "Ginecene" Il CLM al Convegno "Antroposcenari"
Scritto da Segreteria il 01 Giugno 2017
L’Università degli Studi di Torino, nelle giornate del 30 e 31 maggio, ha ospitato il convegno internazionale “Antroposcenari: ecologie, paesaggi, storie”, organizzato da Daniela Fargione (Dipartimento di Studi Umanistici) in collaborazione con Serenella Iovino (Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere e Culture Moderne), Antoine Acker (Train2Move) e Environmental Humanities International Research Group.
Nel corso di questi due giorni, studiose e studiosi di tutto il mondo si sono confrontanti sul tema dell’Antropocene, l’epoca in cui l’essere umano si è trasformato in una forza geologica. Daniela Finocchi e Paola Marchi sono intervenute con un incontro dal titolo Dall’Antropocene al “Ginecene”: tra cibo e letteratura, nuovi immaginari delle donne migranti.
Come mai in passato, l’impatto delle nostre attività penetra oggi nei cicli bio-geo-chimici della terra, influenzando il clima, la biodiversità, i paesaggi e la stessa struttura fisica del pianeta, ormai ibridata con nuovi strati fatti di asfalto, cemento e residui contaminanti dei processi industriali di produzione e consumo. L’impatto sulla società è enorme, con straordinari flussi di migrazioni che coinvolgono persone e cose, nature e culture. E il cibo è una di queste realtà natural-culturali che cambiano, si spostano e diventano insieme al pianeta. Su questo e molto altro si è voluto riflettere nel convegno internazionale “Antroposcenari” per immaginare gli scenari, appunto, in cui l’agire umano s’intreccia e si scontra con l’altro, umano e/o naturale. Coniugando analisi letterarie e linguistiche con lo studio di fenomeni storici e sociali. Gli interventi hanno così fatto emergere le trame di criticità e creatività che da sempre sono il tessuto del rapporto degli esseri umani tra loro e con l’ambiente non umano. L’attenzione generale del convegno è stata dedicata alle ecologie culturali e narrative, con un focus specifico sul cibo e le migrazioni. In quest’ottica, pur rimanendo un orizzonte di riferimento, l’Antropocene si amplia, infatti, in uno sguardo più esteso nel tempo, che include l’età moderna come l’epoca in cui l’intervento umano sull’ambiente ha cominciato a marcare la cifra del paesaggio che conosciamo.
Il 30 maggio, i saluti istituzionali sono stati portati dal prof. Livio Gaeta (Dipartimento Studi Umanistici), dal prof. Francesco Panero (Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere e Culture Moderne) e Fabio Dovana (Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta).
Si sono quindi aperte le diverse sessioni di lavoro, divise secondo gli ambiti di ricerca e le discipline delle/dei ospiti presenti, ciascuna delle quali è stata introdotta da un/a keynote speaker internazionale, specialista del tema in discussione.
Per il tavolo CULTURAL ECOLOGIES, presieduto da Antoine Acker (Train2Move), sono intervenuti/e Hubert Zapf (Augsburg University, Germany), Nadia Caprifoglio (Università di Torino), Alberto Baracco (Università di Torino), Silvia Ulrich (Università di Torino), Irene De Angelis (Università di Torino).
Per la sezione MIGRATIONS AND RESOURCES, Paola Della Valle (Università di Torino) e Carmen Concilio (Università di Torino) hanno moderato il dialogo con Marco Armiero (KTH Royal Institute of Technology, Stockholm, Sweden), Antoine Acker (Train2Move) e Nathalia Capellini (University of Versailles), Massimo Scalia (Università La Sapienza, Roma), Aurelio Angelini (Università di Palermo), Emiliano Guaraldo (University of North Carolina, Chapel Hill), Pierpaolo Merlin (Università di Torino) e Alice Blythe Raviola (Università di Milano).
Il secondo giorno di lavori si è aperto con la sezione NARRATIVES AND DISCOURSES, durante la quale sono intervenute Serpil Oppermann (Hacettepe University, Ankara, Turkey), Antonella Tarpino (Einaudi), Alessandra Molino (Università di Torino), Maria Margherita Mattioda (Università di Torino). A moderare, Serenella Iovino (Università di Torino).
Nel pomeriggio, al tavolo FOOD IN THE ANTHROPOCENE, condotto da Daniela Fargione (Università di Torino) e Nadia Caprifoglio (Università di Torino), sono intervenuti/e Joni Adamson (Arizona State University, USA), Carmen Concilio (Università di Torino), Patrizia Kottelat (Università di Torino), Daniela Finocchi e Paola Marchi (Concorso letterario nazionale Lingua Madre), Mario Salomone (WEEC, FIMA).
Le conclusioni sono state affidate a Luca Mercalli (Società Meteorologica Italiana).
A seguito dei numerosi interventi del pubblico, delle e degli studenti presenti, il Convegno è terminato con l’invito a lavorare anche sugli immaginari, sulla narrazione e la rappresentazione dei nuovi scenari che si apriranno nel futuro, con l’obiettivo di trovare nuove soluzioni nel presente.
Ecco tutte le foto.