Archivio video e foto

L'autrice CLM Maria Concetta Distefano ospite di "Leggermente" Un dialogo con le scrittrici di "Questo non è un libro sul Covid"

Scritto da Segreteria il 19 Maggio 2022

L’autrice CLM Maria Concetta Distefano ospite di Leggermente alle Officine CAOS con il suo volume Questo non è un libro sul Covid (Le Mezzelane), insieme a Doriana Bruni e Caterina Pagliasso. Il libro è illustrato da Giuliana Milia, anche lei autrice del Concorso.

Leggermente è un progetto di promozione della lettura delle Biblioteche Civiche Torinesi nato nel 2010 a Mirafiori Nord, dal partenariato di Fondazione Cascina Roccafranca, Biblioteca civica Villa Amoretti e Libreria Gulliver e che ora coinvolge vari quartieri della città di Torino. Le iniziative proposte ruotano intorno al lavoro di numerosi gruppi di  lettura presenti nei diversi territori. Gli incontri con gli autori sono promossi e organizzati con i principali editori italiani.

La novità dell’edizione 2021/2022 è che capofila del progetto diventa la Rete delle Case del Quartiere, ovvero l’associazione di secondo livello che raggruppa le 8 Case del Quartiere sparse su tutto il territorio cittadino.

Come il Concorso Lingua Madre, anche il progetto Leggermente ha sottoscritto il Patto per la lettura, iniziativa promossa dalla Città di Torino, che vede le Biblioteche civiche torinesi capofila di un’alleanza fra tutti i soggetti del territorio che individuano nel libro e nella lettura una risorsa strategica, un valore fondamentale e condiviso.

Maria Concetta Distefano racconta così l’evento:

Un incontro molto partecipato quello che il 18 maggio 2022 alle ore 18.00 ci ha viste come “autrici del mese” nell’ambito del progetto “Leggermente” presso le Officine CAOS, Casa del Quartiere Le Vallette di Torino, in Piazza Montale 18a.

In uno spazio ampio che si pone come luogo di partecipazione e condivisione di progetti sociali, artistici, ludici, un simpatico gruppo di persone che aveva già letto il nostro libro ci ha ingaggiate in un’interessante conversazione sui temi proposti da “Questo non è un libro sul Covid”,  non disdegnando domande sui nostri stili di scrittura e sulle reali modalità di stesura che, prevedibilmente, hanno anche attraversato momenti critici legati a piccole e sempre superate divergenze di opinione.

Particolarmente suggestiva la “location” che, al momento, ospita una mostra temporanea sotto l’egida di Amnesty International – What were you wearing? – che espone gli indumenti che alcune vittime di stupro indossavano al momento del crimine su di loro perpetrato.

Ecco le foto dell’incontro