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Essere donne, sentirsi donne Corpi, identità multiple, soggettività

Scritto da Segreteria il 15 Maggio 2016

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Una sala gremita domenica 15 maggio per l’incontro del Concorso Lingua Madre Essere donne, sentirsi donne: corpi, identità multiple, soggettività!
L’autrice del Concorso Claudiléia Lemes Dias ha presentato il suo romanzo Anatomia del maschio invisibile (L’Erudita Editore). In dialogo con lei Anna Belozorovitch, altra autrice del Concorso Lingua Madre e del romanzo 24 scatti (Besa Editrice).

Identità e ruoli di genere attraverso esperienze e testimonianze, vite in bilico tra realtà e finzione letteraria
Claudiléia Lemes Dias ha condotto il pubblico dell’Arena Piemonte in una riflessione al femminile sull’uomo di oggi, preso in ostaggio e resosi artefice di bisogni inesauribili.  Il romanzo, infatti, nasce da un lavoro di vero e proprio giornalismo investigativo che la scrittrice ha condotto per oltre due anni, fingendosi lei stessa una “trans” e infiltrandosi nelle comunità transessuali e tra i loro clienti abituali. Quello che ne emerge è un quadro sconcertante e assolutamente opposto agli abituali commenti e considerazioni che emergono quando i mass media affrontano questo tema (e che Lemes Dias definisce “mistificazioni”). L’analisi e le ricerche dell’autrice aprono uno squarcio sulla violenza, ancora imperante, perpetrata sulla soggettività femminile.
Dalle parole di Anna Belozorovitch è emerso con forza un tentativo di ricerca e comprensione degli aspetti più introspettivi ed emotivi del suo universo letterario. Il romanzo 24 scatti  è basato su istantanee inanellate sul filo del tempo. Un singolare gioco sulla quotidianità dei protagonisti attraverso gli scatti di una vecchia macchina fotografica. Due i soggetti al centro della storia, uno maschile e l’altra femminile, cui si aggiunge un terzo protagonista, apparentemente inanimato, qual è la macchina fotografica. Nella storia, che si svolge tutta nell’arco di una giornata, tra ricordi e flash back, tutta l’incertezza e la precarietà che devono affrontare le giovani generazioni, i sensi di colpa e le aspirazioni negate. E nell’aria anche un segreto che viene dal passato.
Le due autrici hanno quindi aperto un dibattito che ha coinvolto e interessato moltissimo il pubblico presente in sala.
Sono state molte le persone che, una volta concluso l’appuntamento, si sono fermate per dialogare ancora con le autrici e chiedere loro di firmare le copie dei romanzi.

Guarda le fotografie di Giulia Martina e Serena Blasi