Giovani musulmane in Italia Il CLM al Bookstock Village 2016
Scritto da Segreteria il 14 Maggio 2016
Giovani musulmane in Italia: Identità, differenze, cittadinanza tra percorsi biografici e pratiche quotidiane – incontro che ha avuto luogo sabato 14 maggio nell’area Bookstock village del Salone del Libro – è stato davvero ricco di entusiasmo e partecipazione!
Nel corso dell’appuntamento – collegato con il ciclo del Salone Anime arabe – sono intervenute Sumaia Abdirashid, Sara Briniche, Ilda Curti, Hind Lafram, Renata Pepicelli.
L’incontro di oggi, sabato 14 maggio 2016, su cosa vuol dire essere giovani e musulmane nell’Italia attuale, ha attirato un numero di persone tale da riempire l’Arena Bookstock! Il dialogo ha preso spunto dal volume Giovani musulmane in Italia – percorsi biografici e pratiche quotidiane (il Mulino) curato da Renata Pepicelli – autrice del Concorso Lingua Madre, docente dell’Università Luiss e ricercatrice dell’Istituto Affari Internazionali (IAI) – insieme a Ivana Acocella. A rappresentanza del mondo musulmano, sono intervenute Sara Briniche – Associazione Islamica delle Alpi – e Hind Lafram – Associazione Giovani Musulmani d’Italia – in dialogo con Ilda Curti – Coordinamento Politiche per la multiculturalità e per l’integrazione dei nuovi cittadini del Comune Torino – e Sumaia Abdirashid, autrice del Concorso Lingua Madre. Il dibattito che si è creato ha esplorato la vita delle giovani musulmane sia nella sfera pubblica sia in quella privata, analizzando il loro contributo al processo di trasformazione dell’Islam in Occidente. Si è parlato del progetto innovativo di Hind Lafram, giovane stilista che realizza abiti per donne musulmane con “gusto italiano” e della carriera universitaria di Sumaia Abdirashid al Politecnico di Torino. Vite di donne e ragazze cresciute in Italia che mescolano presente e passato per creare stili di vita sempre nuovi e originali. Le relatrici hanno espresso, poi, il loro concetto di identità e di cittadinanza ribadendo la loro volontà ad avere più “status” contemporaneamente o, detto con le parole di Sara Briniche: Non c’è una sola etichetta, siamo donne, cittadine, lavoratrici, musulmane, siamo italiane…
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