Abitare. Corpi, spazi, scritture Il CLM al Convegno SIL
Scritto da Segreteria il 20 Novembre 2017
Abitare. Corpi, spazi, scritture è stato il titolo e tema conduttore del Convegno Internazionale della Società Italiana delle Letterate organizzato a Roma, presso la Casa Internazionale delle Donne, dal 17 al 19 novembre 2017.
Il Concorso Lingua Madre, ospite dell’evento, ha partecipato sabato 18 novembre alla tavola rotonda – moderata dalla Presidente della SIL, Alessandra Pigliaru – con Daniela Finocchi e le autrici Claudiléia Lemes Dias e Betina Lilian Prenz.
Un dibattito sul senso di appartenenza, sulla questione dell’”abitare” lingue, scritture, luoghi geografici e simbolici, arricchito dall’esperienza delle autrici Claudiléia Lemes Dias – nata in Brasile – e Betina Lilian Prenz – di origine argentina – che dal loro “stare tra” più culture hanno tratto forza e determinazione, acquisendo consapevolezza di se stesse e del mondo e superando quell’idea stabile e monolitica dell’identità che nei secoli ha causato esclusione ed emarginazione.
“Solo gli alberi hanno radici, le persone sono la somma delle loro esperienze” ha dichiarato Betina Lilian Prenz durante il suo intervento, prendendo spunto dal libro di J. Octavio Prenz che ha appena tradotto per La nave di Teseo Editore: gli alberi che non hanno radici nel romanzo sono gli abitanti di un paese argentino dove arrivano, partono, ritornano emigranti di diverse generazioni. Non sono sradicati, ha spiegato l’autrice, ma “animali randagi” che amano ogni luogo in cui sostano, per breve tempo, a lungo o per sempre, aperti a nuovi incontri, mescolanze, congedi.
Proprio sul tema dello sradicamento – spesso vissuto e percepito esclusivamente come perdita, come elemento negativo e fortemente doloroso dell’esperienza umana – Claudiléia Lemes Dias è intervenuta facendo emergere un punto di vista e una prospettiva diversa: “Non sento nostalgia del Brasile perché lontano da esso ho acquisito consapevolezza, rafforzato la mia identità e conquistato la mia libertà”. È la stessa resilienza e forza dimostrata dalle tante donne che partecipano al Concorso Lingua Madre con racconti e fotografie, ha sottolineato Daniela Finocchi, condividendo le parole e le testimonianze delle autrici che, al concetto dell’”abitare”, hanno dato diverse interpretazioni, letture, differenti significati attraverso la scrittura e la letteratura.