Un po' di silenzio al Salone Salone Internazionale del Libro 2013
Scritto da Segreteria il 17 Maggio 2013
Il Concorso Lingua Madre ha ospitato oggi al Salone l’incontro “Silenzio e scrittura di sé”. Lo spazio della creatività e il tempo dell’ascolto sono stati i protagonisti del dialogo che ha coinvolto Nicoletta Polla Mattiot, giornalista e saggista; Emanuela Mancino, docente di Filosofia dell’educazione; Annalisa Sanmartino e Giulia Torelli, le illustratrici che hanno curato il laboratorio artistico MIRAcconto illustrando, incentrato sui racconti del Concorso Lingua Madre. Presenti tra il pubblico dello Spazio Piemonte anche le ragazze delle scuole medie che hanno preso parte al laboratorio, svolto nel corso dell’anno presso la biblioteca civica “Cesare Pavese”.
Nel frastuono delle tante attività proposte dagli stand del Salone del Libro, trova posto un’iniziativa che rivaluta il valore del Silenzio inteso come spazio da concedere a se stessi e agli altri, per valorizzare l’ascolto reciproco. “Per mescolarsi bisogna capirsi bene”, così afferma Nicoletta Polla Mattiot, giornalista, saggista ed ideatrice – con Duccio Demetrio – dell’Accademia del Silenzio.
Riservare questo “spazio interno” consente infatti di accogliere le parole dell’altro, ma anche di dedicare il tempo necessario a se stessi: è proprio questa l’idea che ha animato la pubblicazione dei Taccuini del Silenzio (Mimesis Edizioni), presentati oggi al pubblico che ha riempito l’arena dello Spazio Piemonte.
Emanuela Mancino ha ribadito il valore del silenzio, spiegando come ci insegni a “esserci anche nella sottrazione”, in un mondo che ci chiede di essere sempre in comunicazione, sempre più performativi. Nicoletta Polla Mattiot ha poi ricordato il legame ormai consolidato tra Accademia del Silenzio e Concorso Lingua Madre: entrambi intendono a loro modo dare voce a chi non ne ha. In questo senso trova posto la distinzione fondamentale tra i silenzi “scelti” e quelli “subiti”, emersa dal racconto del mito classico della Tacita Muta, emblema della negazione del diritto alla parola.
Annalisa Sanmartino e Giulia Torelli hanno dato il loro contributo raccontando l’esperienza del laboratorio d’illustrazione incentrato sui racconti del Concorso. Anche nel loro caso il silenzio è stato il punto di partenza: proprio dalla lettura, dunque dal raccoglimento, è partita la spinta creativa che ha permesso alle ragazze di trasporre in immagini le esperienze narrate.
Ad aprire e chiudere l’incontro le note suggestive del musicista iraniano Alireza Mortazavi, con il suo dulcimer persiano.
Guarda le foto di Martina Arcodia e Carlo Cretella