Non solo occhi, non solo voce, non solo parole Torino che legge 2025
Scritto da Segreteria il 24 Aprile 2025
Mercoledì 23 aprile 2025, in occasione di Torino che legge – Settimana della Lettura, il gruppo di lettura Il fior di Farina – in collaborazione con il CLM da sempre tra i partner consolidati della rassegna – ha proposto al pubblico un’esperienza condivisa attraverso alcuni brani estratti dall’antologia Lingua Madre Duemilaventiquattro (Edizioni SEB27), condotta da Eva Filoramo ed Erika Pilar Pancella, online sul loro canale Youtube.
Giunto alla sua IX edizione, Torino che legge è un progetto della Città di Torino e del Forum del Libro, promosso in occasione della Giornata Mondiale UNESCO del libro e del diritto d’autore, e quest’anno ha posto al centro proprio i gruppi di lettura. Il tema era Liberazione cura e conoscenza. Leggere ad alta voce, in gruppo, da soli o in compagnia perché «la lettura, infatti, oltre a essere una pratica intima e individuale è anche un vettore di scambio e di legami sociali […]. Il fenomeno dei gruppi di lettura, all’interno dei quali un insieme di persone decide di parlare e confrontarsi generalmente sui medesimi libri, è particolarmente significativo e quella che viene a crearsi è una forma di socievolezza peculiare, al crocicchio tra campo letterario, editoriale, pratiche culturali e vita quotidiana».
Per questo l’iniziativa con Il Fior di farina, intitolata Non solo occhi, non solo voce, non solo parole, si proponeva di mostrare la bellezza della lettura intesa come esperienza a tutto tondo, condivisa e multisensoriale: per farlo sono stati scelti alcuni brani dai racconti delle vincitrici della XIX edizione del Concorso Lingua Madre, da cui è nato uno scambio intenso e vivace al tempo stesso, tra parole, pensieri, emozioni.
Le letture sono state curate da Thuline Andreoni, attrice e regista, insieme ad alcune allieve del suo Atelier di lettura ad alta voce Wild Nights! Wild Nights!, ovvero Laura Baldis, Silvia Bonifaccio, Silvia De Sanctis, Letizia Marrone, Lisaveta Pallante e Chiara Zamuner.
Al fraseggio degli estratti si sono alternati gli interventi di alcune partecipanti del gruppo, che hanno arricchito l’incontro con riflessioni sul valore di una simile esperienza collettiva, che può diventare fondamentale per la crescita personale, creare legami, approfondire la reciproca comprensione e sviluppare una maggiore consapevolezza del contesto in cui si vive.
Rita Mantegari, traduttrice, ha spiegato come si tratti di «molto più di un incontro per condividere emozioni e commenti sul libro del mese appena finito di leggere. Un GDL è soprattutto condivisione di sentimenti, informazioni, approfondimenti, conoscenze».
Un’analisi cui ha aderito anche Anna Aresi, traduttrice, che ha voluto anche evidenziare il valore felicemente imprevisto degli incontri: «Con le altre partecipanti sono nate delle amicizie e anche delle opportunità di collaborazione inaspettate che mi hanno aiutata nella crescita professionale e personale».
Enza Branca, copywriter, ha posto inoltre l’accento sull’importanza della riflessione linguistica, sottolineando quanto sia centrale l’uso che facciamo delle parole, sia nella scrittura sia nel linguaggio quotidiano.
Simona Colone, traduttrice, ha invece espresso apprezzamento per il senso di appartenenza che nasce dal leggere insieme grazie alla profonda connessione che si instaura nella pratica stessa della lettura condivisa.
I brani scelti sono stati tratti dai racconti Capolinea di Maral Shams, I piccoli tesori di Shima Allahi, Ritorno di Simona Nicoleta Bogdan, Oltre il colore della pelle di Maryame El Qabach, Diario di bordo di Marinella Dela Rosa, Parole straniere di Giuliana Spadaro e La forza degli udon di Sayaka Miyamoto.
L’iniziativa si è confermata un’occasione per riscoprire il valore della lettura come pratica condivisa e quotidiana. Perché, come hanno ricordato le partecipanti, è proprio attraverso esperienze come queste che si possono arricchire le esistenze.