Appuntamenti

Letture con le autrici. Presentazione antologie “Lingua Madre" SalTo22

Scritto da Segreteria il 22 Maggio 2022

Continuano gli appuntamenti CLM al XXXIV Salone internazionale del Libro.

Nell’ambito della collaborazione che da sempre lega il Concorso Lingua Madre a EDISU, Ente Regionale per il Diritto allo Studio Universitario del Piemonte, si è svolto sabato 21 maggio, allo stand Edisu, un incontro dedicato alle più giovani autrici CLM, studenti o neolaureate negli atenei torinesi. Yeniffer Lilibell Aliaga Chávez, Fedoua El Attari, Nada El Shokrofy e Miriam Tahri hanno letto brani dei loro testi pubblicati nelle antologie Lingua Madre. Racconti di donne straniere in Italia (Edizioni SEB27).

Ad aprire l’incontro è stata Daniela Finocchi, ideatrice e responsabile del Concorso Lingua Madre, che ha preso la parola presentando il progetto e ricordando i suoi 17 anni di lavoro sulle storie delle donne straniere in Italia, ricordando come siano sempre più le giovanissime a partecipare, traducendo sulla pagina con spontaneità e, a volte, disincanto la realtà che le circonda. Sono donne che scrivono «con la memoria del latte materno che scorre dentro di loro», per dirla con Hélène Cixous, e così scoprono in sé, nelle altre, nella realtà che raccontano una grandezza femminile.

È quindi intervenuto il Presidente di Edisu Piemonte Alessandro Ciro Sciretti, che ha posto l’accento sulla collaborazione che da sempre intercorre fra l’ente e il Concorso, una collaborazione che negli anni ha dato vita a tanti progetti, eventi, incontri, seminari e che ha visto sempre più spesso la partecipazione al Concorso Lingua Madre delle stesse studenti universitarie a Torino, anche grazie ai percorsi portati avanti nelle aule dai e dalle docenti.

A Yeniffer Lilibell Aliaga Chávez, vincitrice del Primo Premio alla XV edizione del Concorso Lingua Madre, è spettata la prima lettura tratta dal suo racconto Mille e una luna, pubblicato in Lingua Madre Duemilaventi. Racconti di donne straniere in Italia (Edizioni SEB27). Traendo spunto proprio dal suo racconto, Yeniffer Lilibell Aliaga Chávez ha sottolineato la complessità della condizione delle donne, migranti e non, in una società a stampo patriarcale, e il difficile percorso di riconoscimento che da questa condizione scaturisce. L’equilibrio, in questo senso, si può ricercare partendo proprio dalla solidarietà e dal sostegno delle altre donne, anche attraverso la scrittura, che fa fiorire riflessioni e maturare la consapevolezza di se.

A seguire, Fedoua El Attari ha letto un brano tratto dal suo racconto poetico Macedonia di Tangeri Palermo e Sondrio, sempre pubblicato in Lingua Madre Duemilaventi. Traendo spunto del suo racconto, Fedoua El Attari ha espresso come per lei la poesia sia un’arma di denuncia e libertà, ma anche di solidarietà e unione. Ha specificato poi come sia assolutamente necessaria una sensibilizzazione all’ascolto, al fermarsi e all’ascoltarsi reciprocamente. Una “poesia della resistenza” – da cui prende anche il nome un’iniziativa letteraria in cui l’autrice è attivamente impegnata – che dà voce alle donne che vogliono gridare il loro personale senso di libertà e il loro desiderio di affermazione.

Ha quindi preso la parola Nada El Shokrofy, che ha letto le riflessioni contenute nel suo racconto Un uccello senza ali, pubblicato in Lingua Madre Duemilaventuno. Giovanissima autrice, agli inizi del suo percorso universitario al Politecnico di Torino, Facoltà di Ingegneria meccanica, Nada El Shokrofy ha condiviso con il pubblico le sue speranze per il futuro, in cui le donne possano prendere parte a una formazione considerata da sempre “maschile” senza più sottostare a quegli stereotipi di genere che dovrebbero essere ormai superati.

A terminare il ciclo di letture è stata Miriam Tahri, autrice de La fune, racconto anche questo pubblicato in Lingua Madre Duemilaventuno. Insieme al brano, Miriam Tahri ha condiviso con i e le presenti una riflessione sulla possibilità linguistica di definire in modo nuovo le storie come la sua, portatrici di realtà migratorie. A prescindere dalla provenienza di ognuno, ha spiegato la giovane autrice “siamo infatti tutte e tutti esseri complessi, difficilmente orientabili entro confini e definizione nette”.

Riflessione comune a tutte le scrittrici è stata quella sulle grandi potenzialità che offre la scrittura, importante strumento di liberazione e di elaborazione della complessità soggettiva e collettiva.

Letture e interventi, quelli di sabato 21 maggio, che sono stati accolti e molto apprezzati dal numeroso pubblico. I e le presenti hanno infatti coinvolto le autrici in un vivace dialogo, con molte domande e richieste di approfondimento.

Qui è possibile rivedere la diretta dell’evento, curata da Edisu.

Ecco le foto dell’evento.