Appuntamenti
Intimità, apertura, sincerità, delicatezza: sono questi i termini che meglio si adattano a descrivere l’atmosfera percepita sabato 16 maggio alla libreria Setsu-bun di Torino, in occasione della presentazione del libro dell’autrice del Concorso Lingua Madre Gordana Grubač nell’ambito del Salone OFF 2015, dal titolo La normalità negata (Besa Editrice).
L’autrice ha raccontato al pubblico presente il tema del suo libro: i risvolti delle guerre che all’inizio degli anni ’90 portarono alla dissoluzione della Repubblica Federale di Jugoslavia. Ma l’argomento non è stato affrontato da un punto di vista storico: “Quello è già stato fatto”, ha affermato Gordana Grubač. Invece, a essere indagate in profondità, sono state le storie di chi la guerra l’ha provata, storie delle persone che animano il libro dell’autrice, e che, proprio per il fatto di essere realmente vissute, rendono il romanzo così profondo e autentico. In dialogo con la dott.ssa Martina Mercurio, l’autrice ha esplorato anche altri temi come quello dell’integrazione, dell’identità, degli stereotipi e dei pregiudizi che possono accompagnare il trasferimento in un nuovo Paese. Un messaggio è emerso con più forza rispetto agli altri: le etichette, le definizioni, come “straniera”, “extracomunitaria”, sono prive di significato. L’unica cosa che conta è la persona che si è realmente a livello individuale, e l’unico Paese cui si appartiene è quello in cui si è liberi di vivere la propria libertà e i propri diritti.
“L’unica vera patria”, ha affermato l’autrice, “è quella dove sono nati i miei figli”.