Leggendo Metropolitano 2016 Cultura e progettualità delle donne
Scritto da Segreteria il 06 Giugno 2016
“Per capirsi, bisogna conoscersi”… È solo uno dei concetti emersi durante l’incontro dedicato al Concorso Lingua Madre: Scegliere la cultura come investimento sul domani nell’ambito dell’VIII edizione del festival letterario internazionale Leggendo Metropolitano.
Ricco di suggestioni il dialogo – condotto dal sociologo Marco Zurru – tra Daniela Fargione, dell’Università di Torino, le autrici del Concorso Lingua Madre Ubah Cristina Ali Farah e Sarah Zuhra Lukanic e l’ideatrice del Concorso Daniela Finocchi. Nodi centrali del dibattito sono stati la cultura e la progettualità al femminile, veri e propri veicoli di cambiamento.
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Nel corso del dialogo tra Ubah Cristina Ali Farah, Sarah Zuhra Lukanic e Daniela Fargione – condotto dal sociologo Marco Zurru – si è parlato di identità e radici, tematiche che le autrici del Concorso Lingua Madre continuano ad esplorare, anno dopo anno, attraverso i loro racconti.
La mediazione dei conflitti e la convivenza è resa possibile solo attraverso la conoscenza reciproca tra chi abita in un luogo e chi, invece, vi sopraggiunge: questo è il concetto primario emerso dal confronto portato avanti durante l’appuntamento dedicato al Concorso Lingua Madre Scegliere la cultura come investimento sul domani.
Se le due autrici hanno affrontato l’argomento attraverso l’ambito letterario, Daniela Fargione ha ampliato la questione parlando delle rappresentazioni artistiche delle donne migranti in contesti transnazionali.
Ubah Cristina Ali Farah e Sarah Zuhra Lukanic hanno dunque focalizzato l’attenzione sull’importanza dell’immaginario culturale. Le narrazioni che ruotano intorno alle radici e all’appartenenza, sia da parte dei migranti sia degli autoctoni, giocano infatti un ruolo fondamentale nella costruzione dell’identità. Le rappresentazioni hanno il potere di mutare in maniera incisiva le idee che ci costruiamo. Da questo punto di vista, l’esperienza di Sarah Zuhra Lukanic è stata rilevatrice; l’autrice croata ha raccolto storie di donne migranti che da clandestine sono riuscite a divenire imprenditrici. Queste donne hanno saputo reinventarsi proprio attraverso la costruzione di un’identità rinnovata. E tantissimi sono anche i racconti incentrati su questa tematica che ogni anno arrivano alla casella postale del Concorso Lingua Madre: storie di partenze, arrivi e ritorni, identità che cambiano, si duplicano e si sovrappongono.
Anche nel campo dell’arte gli esempi sono davvero numerosi: lo ha dimostrato Daniela Fargione dell’Università di Torino, presentando al pubblico di Leggendo Metropolitano il progetto di ateneo di cui è responsabile e del quale fa parte anche il Concorso Lingua Madre: Transnational Appetites: Migrant Women’s Art and Writing on Food and the Environment e il festival ad esso legato Alla tavola delle migranti, che si terrà a Torino il 17 settembre 2016. L’idea del progetto è raccontare il rapporto tra cibo, ambiente, cambiamenti climatici, arti visive, letteratura e migrazioni dal punto di vista delle donne che hanno lasciato per motivi differenti il proprio paese, ma senza rinunciare alla propria cultura d’origine.