Un progetto di donne Su Rai 3 una puntata dedicata al Concorso
Scritto da Segreteria il 01 Dicembre 2025
«Ho avuto molte difficoltà a integrarmi con gli altri ragazzi, con gli altri bambini – perché è soprattutto una problematica che si sente di più quando si è più piccole. Non hai neanche la consapevolezza del perché ti vedono diversa. Magari quando si cresce, capisci il perché di quello sguardo e puoi controbatterlo. Da piccoli invece è veramente straziante. Io ora sento per la prima volta che qualcuno abbia vero interesse ad ascoltarmi. È questo che fa questo progetto».
Sono le parole di Malak Sahili, studente dell’IIS Russel-Moro-Guarini di Torino e selezionata per la pubblicazione nell’antologia Lingua Madre Duemilaventicinque. Nell’ambito della presentazione del volume al Circolo dei lettori e delle lettrici di Torino, è stata intervistata da Cristina Petrucci per il programma Spaziolibero TV nella puntata andata in onda su Rai3 il 1 dicembre 2025. Insieme a lei le compagne Sofia Chiappara e Ariana Marandici così come la loro docente Martina Mancinelli, la quale ha raccontato che come istituto tecnico oltre alle materie di indirizzo stanno «cercando di dare un taglio, insieme alla dirigente, di respiro un po’ più ampio e questo è il motivo per cui da anni abbiamo deciso di aderire a questo progetto».
Per queste giovani è una scelta che va oltre la necessità del riconoscimento di una vittoria, ma è dettato dal piacere di scrivere, di essere lette.
«Leggere il mio nome e il mio racconto su questa antologia» ha detto infatti Sofia Chiappara «è molto importante per me perché scrivere è una cosa che vorrei continuare a fare anche nel futuro e quindi poter essere letta da altre persone è una cosa che ritengo emozionante».
Lo stesso vale anche per Ariana Marandici, che nel proprio racconto ha parlato dell’esperienza prima e dopo l’arrivo in Italia: «Mi è piaciuto partecipare al Concorso proprio perché è un’antologia che dedica attenzione alla parte femminile che spesso nella società odierna – e italiana soprattutto – non è presa in considerazione come quella degli autori. Le scrittrici sono sempre più rare: quelle che vengono lette e anche quelle che vengono insegnate a scuola».
Partecipare al Concorso invece vuole essere una scelta altra, un’affermazione personale ma anche collettiva.
Quest’ultima è la dimensione che più ha ricordato nel suo intervento Marta Valls, vincitrice del Premio Speciale Fondazione Sandretto Re Rebaudengo alla XX edizione CLM. «È stata un’emozione incredibile partecipare, anche per sentirsi parte di una rete di donne straniere. E poi è molto bello che non finisca subito nella premiazione, ma continui molto in seguito nei contatti, negli incontri» ha affermato. La foto Alina’s letter con cui ha vinto per lei rappresenta «un simbolo di rinascita, dopo aver vissuto un grande trauma. È la storia del ripartire dalle proprie radici, dalla propria identità per cercare di rinascere, di ricominciare a vivere».
Daniela Finocchi, ideatrice e responsabile CLM, ha infatti spiegato come il Concorso sia un progetto che da ormai vent’anni mette al centro le autrici e le relazioni. Nel 2025 si è appunto celebrato questo anniversario, che ha permesso di festeggiare in diverse occasioni le oltre 10.000 donne che hanno scelto di partecipare e che hanno dato vita a nuove iniziative, nuovi dialoghi, nuove visioni.
Lo ha sottolineato anche Maria Giulia Brizio, responsabile del settore scuola e ragazzi del Salone del Libro di Torino: «Questo è uno dei progetti più antichi all’interno della fiera, quindi è un progetto a cui il Salone tiene tantissimo. Racconta in vent’anni quanto il nostro paese sia cambiato nell’attenzione alla scriturra al femminile e anche dal punto di vista socio-culturale».
La puntata si può rivedere a questo link.
Di seguito le foto scattate durante le interviste.