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Post colonialismo e decolonizzazione Secondo appuntamento con le autrici CLM all'Accademia Albertina

Scritto da Segreteria il 07 Aprile 2023

di Serena Orla

 

Nella giornata del 30 marzo, la seconda lezione del ciclo Post colonialismo e decolonizzazione, curato dal Concorso Lingua Madre e dall’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, ha visto l’intervento da remoto dell’autrice venezuelana Diana Paola Agámez Pájaro. 

Agámez Pájaro è scrittrice e mediatrice culturale, nata in Venezuela e cresciuta in Colombia, attualmente con base a Roma. Nel 2022 si è aggiudicata il Primo Premio della XVII edizione del CLM, con il racconto Il mio corpo: un posto felice, una intima indagine del rapporto tra corpo femminile e scorrere del tempo.

Lo stimolante dialogo nato tra l’autrice e la professoressa Cristina Giudice ha portato lucide riflessioni sulle aspettative sociali nei confronti del corpo di donna, bello finchè tonico, contrapponendovi un possibile rapporto genuino e non socialmente condizionato con la nuova bellezza e il nuovo erotismo dettati dalla vecchiaia.

Attraverso alcune esperienze proposte si è analizzato il concetto di erotismo femminile, le sue possibili accezioni nelle differenti fasi della vita. Desiderio sessuale che non si annulla, muta.

La conoscenza del proprio corpo, delle sue nuove forme, è a volte arma a doppio taglio: porta a scontrarsi con sogni e paure dinanzi al passaggio inesorabile del tempo, esorcizzabili però, mediante il riconoscimento del valore diverso che la femminilità assume negli anni.

Il suo corpo non è un deposito; il suo corpo è movimento e trasformazione, esperienza e dolore, piacere, immaginazione e anche trasgressione. Scrive Diana Paola Agámez Pájaro.

Il confronto ha portato poi all’emergere di riflessioni sulla diversa considerazione della figura dell’anziano/a tra le varie culture occidentali, in particolare tra Europa e America Latina.

In Colombia esiste una tendenza culturale alla cura delle persone anziane da parte di famiglia e società, poichè si tratta di figure cui riferirsi e presso le quali trovare consiglio. Si crea tra le generazioni un rapporto di rispetto e simbiosi che consente una maggior conoscenza e considerazione della vecchiaia, che altro non è se non, si auspica, il destino comune, e nulla ha da invidiare alla giovinezza.

Diverse studenti hanno posto interrogativi, accolti dall’autrice, che ha avuto modo di approfondire il rapporto tra modello occidentale e fisico latino, costituzionalmente diverso dallo stereotipato corpo femminile oggi proposto dalla comunicazione mediatica massificata.

A conclusione del ciclo di lezioni è prevista ora una restituzione artistica da parte degli/delle studenti dell’Accademia Albertina, stimolati/e dai racconti delle tante voci di donne che hanno trovato spazio espressivo nel Concorso Lingua Madre.

Ecco le foto