Appuntamenti

Pace e nuovi linguaggi Le autrici CLM a “Portici di Carta” 2025

Scritto da Segreteria il 06 Ottobre 2025

di EP

«Da quando ho partecipato al Concorso Lingua Madre il mio mondo si è aperto. Anche se vivevo da 28 anni in Italia ero sempre stata chiusa. Mi sento più coinvolta ora; anche se forse ci ho messo troppo tempo, ci sono arrivata».

È così che Sayaka Miyamoto ha trovato un punto di intersezione tra il giapponese, la lingua in cui aveva scritto e parlato fino a quel momento, e l’italiano, in cui per la prima volta ha scritto il racconto che si è aggiudicato uno dei Premi Speciali CLM. Quest’anno è stata anche la vincitrice del Secondo Premio come ha raccontato a Sguardi. Tra estraneità e riconoscimento, appuntamento nell’ambito della XVIII edizione di Portici di Carta, l’iniziativa del Salone del Libro che si è svolta a Torino il weekend del 4 e del 5 ottobre 2025.
Insieme a lei alla Fondazione Accorsi Ometto anche Loranda Domi, vincitrice del Terzo Premio, e Marta Valls, Premio Speciale Fondazione Sandretto Re Rebaudengo.

Per Loranda Domi il primo approccio al Concorso è stato invece tramite internet: quando ha letto i racconti delle precedenti edizioni, ha detto, «ho sentito i racconti delle altre donne e mi sono sentita capita. Toccavano delle parti di me. La scrittura del mio racconto è stata poi un atto di ricomposizione». Sì, perché aver abbandonato l’albanese nell’infanzia era diventata per lei una frattura interna, ricucita dalla possibilità che si è data di «abitare» la sua lingua madre, oltre all’italiano, la lingua con cui poi è cresciuta.

Secondo Marta Valls il Concorso rappresenta anche una rete, che «è resistenza, è forza». Uno scambio tra donne che sta proseguendo grazie al suo nuovo progetto artistico che coinvolge anche autrici CLM e che vuole raffigurare la possibilità e la capacità che le donne hanno di andare avanti, dopo la migrazione, dopo le guerre, dopo la violenza maschile.

Ecco, il tema della pace è stato un filo rosso dell’incontro, in cui oltre all’anteprima dell’antologia Lingua Madre Duemilaventicinque (Edizioni SEB27) è stata presentata anche la raccolta Pagine di pace. Pensieri, scritti, pratiche di donne (iacobelliedizioni), frutto del lavoro del Gruppo di Studio CLM. Daniela Finocchi, ideatrice e responsabile CLM nonché curatrice del volume insieme a Luisa Ricaldone, ha ricordato la varietà dei contributi e dei generi che lo compongono nonché gli sguardi che le docenti e le studiose di diverse nazionalità hanno dato della posizione delle donne nei conflitti e delle possibili strategie per superarli, soprattutto nei nostri giorni. Perché, come diceva Aida Ribero, «dobbiamo stare molto attente, soprattutto noi donne, a non diventare mai ideologiche».

Nel pomeriggio, in piazza Castello, l’autrice CLM Amal Ourasana, vincitrice del Premio Speciale Giuria Popolare alla XVIII edizione del Concorso, ha invece presentato il suo romanzo d’esordio Il segreto nel nome (Capovolte), all’interno del programma Leggere il mondo proposto dal Centro interculturale di Torino, il Comune di Torino, Codiasco e Associazione donne Africa subsahariana e II generazione. In dialogo con lei Hanane Makhloufi.

Durante l’incontro è stato ricordato anche il racconto Fatna e Rahhal che nel 2023 era stato il più votato dal pubblico ed è stato poi pubblicato in Lingua Madre Duemilaventitré (Edizioni SEB27). È stato quello il punto di partenza che, a un anno di distanza, ha portato Amal Oursana a pubblicare questo romanzo, il quale sviluppa proprio la traccia del testo premiato e approfondisce la riflessione sulla famiglia dei protagonisti.