L’importanza della memoria Amal Oursana al BookPride Genova
Scritto da Segreteria il 07 Ottobre 2024
di Ilaria Leccardi
«Ciò che mi ha spinta a scrivere questo romanzo è stata la percezione di un vuoto. Il fatto che nella letteratura italiana mancasse qualcuno che raccontasse la vita quotidiana dei figli di immigrati». Ed è così che nasce Il segreto nel nome, romanzo di esordio di Amal Oursana, vincitrice Premio Giuria Popolare del XIX CLM, che venerdì 4 ottobre, è stato presentato a BookPride Genova.
Pubblicato da Capovolte nella collana La Po’ Ra, il romanzo pone al centro la storia di una famiglia marocchina che si dipana tra Marocco, Francia e Italia, a partire dagli anni Cinquanta fino ai giorni nostri. Generazioni a confronto: un libro che nasce da dialoghi, si cala nella quotidianità e fa risuonare la ricerca costante della continuità con le origini.
A Genova, l’autrice – nata in Francia da genitori marocchini e che da anni vive in Italia – ha dialogato con Alberto Lasso del Festival Suq e Ilham Ghazoui dell’Associazione Co.C.Ima – Coordinamento Cittadini Italomarocchini. Un confronto molto partecipato che si è concentrato sulla dimensione culturale nella relazione tra Italia e Marocco, ma anche sull’importanza del “nome” capace di contenere e trasmettere la memoria degli antenati.
Proprio da qui parte la storia raccontata nel romanzo, con la nascita del protagonista Rahhal e il censimento del 1950 tramite cui il Protettorato francese impone la scelta del cognome unico per le famiglie marocchine, che porta a eliminare la sequela della genealogia patrilineare che i nomi arabi conservano per tradizione. La scelta del padre di Rahhal segnerà un percorso importante, sulle cui tracce la famiglia si fonderà nel corso della storia. Ma in mezzo c’è molto altro, la quotidianità della vita della famiglia di Rahhal e Fatna e dei loro figli, prima in Francia, poi in Italia, a Modena, centro della narrazione. Il legame con la terra di origine, l’utilizzo di termini originari che l’autrice ha voluto mantenere.
Il segreto nel nome apre un nuovo orizzonte per la letteratura italiana, evidenziando l’importanza di dare spazio a storie spesso marginalizzate o che non trovano voce nelle narrazioni dominanti. Quello di Amal Oursana è un viaggio di scoperta e al tempo stesso un invito all’ascolto.