L'azione oltre l'attesa: donne e percorsi di cambiamento Il CLM su «Crocevia» 23
Scritto da Segreteria il 07 Giugno 2021
Continua la collaborazione fra il Concorso Lingua Madre e la rivista «Crocevia» (Besa Editrice), semestrale dedicato a scritture straniere, migranti e di viaggio diretto da Daniele Comberiati.
Come per le precedenti edizioni, anche il numero 23 di «Crocevia» ospita una sezione dedicata ai racconti e alle testimonianze delle autrici del Concorso a partire da un tema conduttore e da una prospettiva narrativa unica, quella delle donne.
I due testi inediti contenuti in questo numero sono a firma di Marcela Luque e Madeleyn Eugenia Mendoza Màrquez e approfondiscono il tema “L’azione oltre l’attesa: donne e percorsi di cambiamento”.
“Nel rapporto con il/la diverso/a da sé, nell’intreccio malato fra sesso denaro e potere, nel mondo del lavoro, nei rapporti privati, nella vita come nella letteratura si può decidere di mettersi in attesa e di stare a guardare oppure si può scegliere di rendersi disponibili all’azione e diventare artefici del cambiamento.
Ricordava l’attivista Elisabeth Cady Stanton – nota per essersi battuta a favore dei diritti delle donne nell’Ottocento: A volte ci dicono che, se solo fossimo rimaste tranquille e in silenzio, tutte queste cose meravigliose sarebbero arrivate da sole. Il che mi fa venire in mente quel buffone greco che, avendo visto un arciere abbattere un uccello, disse: “Potevi risparmiarti la freccia, tanto l’uccello sarebbe comunque morto nella caduta”. Ma in una società accelerata come quella contemporanea anche l’attesa può farsi azione, attraverso l’ascolto.
La relazione con l’altro/a è implicita nella stessa esistenza umana. Entrare in contatto con gli/le altri/e e capirli/e, dare e ottenere comprensione, stabilire un collegamento sono tutte capacità che possono essere sviluppate non solo per il bene dei singoli ma anche per quello della comunità. E mettersi all’ascolto è un passo che le donne compiono da sempre, diventando portatrici di un nuovo ordine basato sulla compassione, sull’empatia, sulla collaborazione.
Così, nell’ambito della migrazione, le donne sono capaci di costruire – lontano dalla terra d’origine – un nuovo nucleo di solidità e conforto, creando indissolubili reti di sostegno al femminile che scavalcano le barriere, interiorizzando la differenza.
Condividere il mondo, oltre le convenzioni, alla scoperta di nuovi percorsi, certe che la diversità non possa che arricchire.”
Da qui l’invito – rivolto a Marcela Luque e Madeleyn Eugenia Mendoza Màrquez – a riflettere su questi temi. Nei loro testi la narrazione, strettamente connessa al processo di “ricostruzione” del sé femminile, diviene così uno strumento per pensarsi e rappresentarsi al di fuori degli stereotipi. Ma anche uno mezzo per riconoscere e ricostruire una propria genealogia, per riappacificarsi con le proprie origini e la propria identità culturale, per riconoscere il debito simbolico verso la madre, per mantenere sempre viva la memoria personale.
La collaborazione proseguirà nella prossima uscita della rivista «Crocevia» con altri contributi inediti delle autrici del Concorso Lingua Madre.