Lingua Madre Duemilatredici Racconti di donne straniere in Italia
Scritto da Segreteria il 23 Dicembre 2019
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Lingua Madre Duemilatredici
Racconti di donne straniere in Italia
a cura di Daniela Finocchi
Edizioni SEB27
Pagine 324
ISBN 978-88-86618-97-7
«Lei non ci parla con quelli, lei mica ha bisogno di carità. Ce la fa da sola, ce l’ha sempre fatta. Con le sue forze ha comprato un pezzetto di terra e ha fatto costruire nel mezzo una capanna in muratura e lamiera. Attorno ha piantato dell’erba e dei fiori…». C’è un sottile filo che congiunge le storie lontane, taciute e spesso sconosciute delle donne straniere. Un filo che va a ricomporre la relazione genealogica, che tematizza il nodo dell’autorità femminile, quello dell’ordine simbolico della madre, quello della lingua materna. Sono tante, sono donne in viaggio, anche quando stanno ferme. Dirette nei loro altrove trovano nel racconto di sé una chiave preziosa che sembrava loro smarrita, la chiave per aprirsi alle loro nuove case, in città e paesi prima solo immaginati. «Ho costruito le mie ali e sono volata via. Lì nessuno mi conosceva. Lì non c’erano obblighi, non c’erano restrizioni. Potevo ricostruire un nuovo io. Potevo creare addirittura un non-io, e riempirlo a piacimento. Ero libera di sperimentare, libera di errare». È un dialogo corale che non si arresta, stravolge le certezze in un racconto unico fatto di parentesi chiuse e vite mandate a capo. Spesso felicemente. I racconti dell’Ottava edizione del Concorso “Lingua Madre” parlano la lingua universale del cambiamento; testimoniano che costruire è sempre possibile; che il terreno, anche se sconosciuto, può essere addomesticato e rifiorire, portando con sé la meraviglia di profumi sempre diversi.