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E’ stata un importante riconoscimento, per il Concorso letterario nazionale Lingua Madre, l’accoglienza ottenuta nell’ambito del programma della Scuola estiva della differenza di Lecce. Nata grazie a Marisa Forcina, filosofa e studiosa del pensiero della differenza, la scuola ha come meta quella di sperimentare in gruppo un itinerario che sia insieme culturale, politico, spirituale. Cinque giorni di incontri (1-5 settembre 2009) e di dibattiti incentrati quest’anno su “la vita, il limite, le leggi: tutela, controllo fiducia”.
Alla presenza di docenti universitarie, filosofe, pensatrici, scrittrici (quali Barbara Duden, Chiara Zamboni, Wanda Tommasi, Fiorella Cagnoni, Francesca Brezzi e tante altre), le/i partecipanti si sono interrogate/i sul senso della vita, sulla leva del desiderio che modifica la realtà, sul senso delle leggi che promettendo tutele controllano e imprigionano la vita, sul desiderio di poter avere fiducia nelle relazioni e nel mondo più che nella tecnica e nel potere, sulla vulnerabilità che invece di annientarci ci apre ad altro.
Nel corso dell’intervento “L’infinito limitato della vita”, Daniela Finocchi ha illustrato i presupposti fondanti del progetto Concorso Lingua Madre.