La Presentazione di Lingua Madre Duemilaventidue al Circolo dei lettori
Scritto da Segreteria il 07 Novembre 2022
Venerdì 4 novembre si è svolta presso il Circolo dei lettori di Torino la presentazione della nuova antologia Lingua Madre Duemilaventidue. Racconti di donne straniere in Italia (Edizioni SEB27). Una serata di festa, di condivisione e incontro in cui un pubblico davvero numeroso ha accolto con entusiasmo autrici e relatrici. Hanno partecipato all’evento Abderrahmane Amajou, Coordinatore tema migranti Slow Food Internazionale, Anita Arnaudo, Soroptimist International Club di Torino, Alessandra Fissore, Presidente Soroptimist International – Club di Torino, Elena Loewenthal, Direttrice Circolo dei lettori, Luisa Ricaldone, Università degli Studi di Torino e Società Italiana delle Letterate, Gabriella Serratrice, Responsabile Promozione dei beni librari e archivistici, editoria ed istituti culturali Regione Piemonte, e Silvio Viale, Presidente Associazione Torino, Città del Libro. Daniela Finocchi, ideatrice e responsabile del Concorso Lingua Madre, ha moderato l’evento. Ad arricchire la suggestiva Sala Grande del Circolo dei lettori la mostra fotografica delle immagini selezionate per la Sezione speciale Fondazione Sandretto Re Rebaudengo del XVII Concorso Lingua Madre. Il servizio fotografico è a cura di Ludovico Giacobbe.
La proiezione della puntata di Spazio Libero dedicata alla Premiazione del XVII Concorso letterario nazionale Lingua Madre, svoltasi a maggio nell’ambito del Salone Internazionale del Libro, ha accompagnato il folto pubblico presente verso l’inizio dell’evento. È stata quindi Daniela Finocchi, ideatrice e responsabile CLM, a dare il via alla Presentazione, ricordando i 17 anni di attività del Concorso Lingua Madre sulla letteratura femminile di migrazione. Un progetto che fin dalla sua nascita nel 2005 si è impegnato a dare voce a chi abitualmente non ce l’ha ma ha molto da dire, come donna e come migrante. Ne sono viva testimonianza proprio le diciassette antologie finora pubblicate che rappresentano, ha spiegato Daniela Finocchi, un patrimonio letterario e raccontano la storia di questi anni attraverso lo sguardo delle donne. Ed è proprio dall’unicità delle donne che si è attinto per la realizzare la copertina di Lingua Madre Duemilaventidue, dando spazio a un’immagine di libertà, colore e movimento partendo proprio da due fotografie realizzate dalle autrici del Concorso: Sara Ben Brahim e Praise Godwin. «Se è vero, come sostiene Annie Ernaux, vincitrice del Nobel per la letteratura 2022, che “scrivere è un modo di esistere”, allora – ha concluso l’ideatrice CLM – non resta che continuare a cucire, attraverso le parole, le tante memorie che ci abitano e che abitano l’altra accanto a noi. Frammenti di ricordi personali che se condivisi possono costruire spazi in cui riconoscersi e scoprirsi inevitabilmente simili». Alla fine del suo intervento è stato proiettato il booktrailer dell’antologia Lingua Madre Duemilaventidue. Racconti di donne straniere in Italia.
Sono quindi saliti sul palco Elena Loewenthal, Gabriella Serratrice e Silvio Viale che hanno condiviso l’importanza del Concorso Lingua Madre e confermato il proprio sostegno al progetto che è stato capace di farsi custode e divulgatore delle voci di tutte quelle donne, giunte in Italia da altri Paesi, che hanno una storia da raccontare, da condividere. Storie che arricchiscono e trasmettono, senza giudizio, la realtà italiana così com’è: un quadro composito, variegato, a tratti confuso ma sempre ricco di bellezza e tanta speranza.
La parola è quindi passata a Alessandra Fissore e Anita Arnaudo che hanno rinnovato il sostegno del Soroptimist International – Club di Torino al progetto. Una collaborazione fra le due realtà che da anni si mantiene viva non solo attraverso l’assegnazione di una borsa di studio destinata a una giovane per collaborare all’aspetto della comunicazione e alle attività redazionali del Concorso, ma anche grazie alla generosità della stessa Anita Arnaudo che, anche per questa edizione, si è fatta carico per intero dei costi della pubblicazione dell’antologia.
Luisa Ricaldone, parte della Società Italiana delle Letterate e della Giuria e del Gruppo di Studio CLM, ha quindi approfondito il lavoro di ricerca che da sempre il Concorso svolge sui temi della migrazione delle donne. Il Gruppo, formato da docenti italiane e straniere e dalle stesse autrici del progetto, è attualmente al lavoro su un nuovo volume che raccoglierà testimonianze, saggi, racconti volti ad analizzare il complesso tema della guerra, o meglio della pace e della soluzione dei conflitti.
Sono quindi salite sul palco le vincitrici della XVII edizione del Concorso Lingua Madre, accompagnate da Abderrahmane Amajou, Coordinatore tema migranti Slow Food Internazionale. Presenti all’evento Adelina Zărnescu, seconda classificata, Margarida De Oliveira Freitas, Premio Speciale Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Mahnaz Hassanlou, Premio Speciale Slow Food – Terra Madre, Sofia Spennacchio, Premio Speciale Torino Film Festival, e Sara Ben Brahim, Premio Speciale Giuria Popolare. Le vincitrici hanno condiviso con i e le presenti le storie da loro scritte, raccontandone i temi e le motivazioni e soffermandosi sul grande potere della scrittura, un grande strumento di affermazione e analisi grazie al quale sono riuscite a entrare in contatto con un aspetto del proprio sé, intimo e fondamentale.
Tutte le autrici selezionate per la pubblicazione e quelle selezionate per la sezione fotografica del Concorso presenti in sala hanno quindi raggiunto le vincitrici sul palco, donando al pubblico molte testimonianze e riflessioni che hanno accompagnato l’evento verso la sua conclusione. Molte autrici, infatti, sono intervenute con interessanti commenti, a tratti provocatori, soffermandosi ad esempio sul concetto stesso di lingua madre. Ecco così che l’italiano è piuttosto – per chi se ne deve appropriare – una lingua matrigna, ma senza accezioni negative: una lingua imparata per strada, estranea e tuttavia capace di accogliere, offrendo a chi si è persa/o la possibilità di una nuova vita. Oppure, ancora, in tante hanno raccontato la loro esperienza di partecipazione al Concorso, fittamente intrecciata con l’esperienza di vita in Italia, spiegando come siano venuti in essere racconti che vedono nel cibo quel tassello di congiunzione primario fra due culture, oppure come, nonostante le tante difficoltà vissute durante il percorso migratorio, siano riuscite a dare un futuro alla numerosa famiglia, trovando poi nella scrittura una “stanza tutta per sé” e la gioia della condivisione.
Un lungo e caloroso applauso ha accompagnato la foto di gruppo finale, che ha immortalato l’emozione delle autrici, donne di ogni età e condizione, sorridenti, con la propria copia dell’antologia fra le braccia.
Ecco tutte le foto, a cura di Ludovico Giacobbe.