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Le parole tra noi leggere Inaugurazione SalTo25

Scritto da Segreteria il 15 Maggio 2025

di Elena Pineschi

Il Salone Internazionale del libro di Torino si fonda su due pilastri: da una parte c’è la grande adesione al mercato – che si mostra tramite iniziative come il Romance pop up oppure il sostegno ai piccoli e ai medi editori – dall’altra la promozione alla letteratura – che ha il suo coronamento, per esempio, nel Bookstock del padiglione 4. È stato Silvio Viale, Presidente Associazione Torino, La Città del Libro, a presentarli entrambi nell’ambito dell’inaugurazione della XXXVII edizione che si è tenuta giovedì 15 maggio all’Auditorium Giovanni Agnelli – Centro Congressi del Lingotto. Ed è tra questi due pilastri che si sono mossi tutti gli interventi delle autorità presenti in sala.

Il Sindaco di Torino Stefano Lo Russo, infatti, ha definito il Salone «un motore economico, ma anche un rito civile, un atto collettivo per la città». Un’iniziativa che – a fronte della sua dimensione e del suo valore – continua ancora a crescere come ha ricordato la Vicepresidente della Regione Piemonte Elena Chiorino.

Numerose le definizioni che ne sono state date: «uno sguardo contro l’oscurantismo» secondo Giulio Biino, Presidente Fondazione Circolo dei Lettori; «uno strumento in più per leggere le complessità di questo periodo storico» per Alessandro Isaia, Segretario Generale Fondazione per la Cultura Torino; o ancora «il cuore pulsante per i diritti editoriali» nelle parole di Lorenzo Galanti, Direttore Generale Agenzia ICE.

Un Salone plurale insomma che, come ogni anno, ha una regione e un Paese ospiti. È stato il suo Presidente Vincenzo De Luca a presentare la Campania e i 70 autori che saranno presenti nello stand regionale. Willem van Ee, Ambasciatore dei Paesi Bassi in Italia, ha invece ricordato il loro ricco calendario intitolato La scoperta dell’Olanda.

È salito poi sul palco il Ministro della cultura Alessandro Giuli che durante la sua visita incontrerà anche tutti i rappresentanti della filiera editoriale. Una filiera che va sostenuta economicamente come ha intenzione di fare il Governo tramite il Piano Olivetti.

E proprio Annalena Benini ha affermato: «Noi siamo al servizio della cultura, degli editori e di tutta la comunità di lettori e lettrici», tornando a sottolineare quei due pilastri che sempre testimonia il Salone, ufficialmente inaugurato per i prossimi cinque giorni di appuntamenti.

Tutti gli incontri del CLM in programma sono a questo link.

Serata di pre-inaugurazione

In vista dell’apertura del giorno successivo si è svolta la sera di mercoledì 14 maggio Dire, fare combaciare, leggere e concertamento. Scrittura per pensata armonica. «Una sessione di suoni e di significati che condurrà verso destinazioni imprevedibili» insieme al comico Alessandro Bergonzoni e al jazzista Antonello Salis. La serata si è svolta all’Auditorium Rai Arturo Toscanini di Torino in collaborazione con Rai Radio3.

Opening dinner

La sera di giovedì 15 maggio si è tenuta presso il Museo Nazionale del Risorgimento, in piazza Carlo Alberto 8 a Torino, la serata in onore della Campania, regione ospite di SalTo25. Una sede oltremodo suggestiva per un’occasione di incontro e relazione che ha esaltato i prodotti e i profumi del territorio, ricco di esclusività: dai carciofi di Paestum ai limoni della Costa d’Amalfi, dalla melannurca alla pasta di Gragnano, dalle castagne di Montella al vitellone bianco dell’Appennino e molti altri ancora, tutti IGP (Prodotti a Indicazione Geografica Protetta) riconosciuti dall’Unione Europea. Non solo, la Campania – come ha sottolineato il suo presidente Vincenzo De Luca – è anche tra le regioni italiane quella che detiene il maggior numero di siti culturali ed elementi culturali immateriali iscritti nella lista del Patrimonio mondiale dell’UNESCO. Agli universalmente noti luoghi storici, alle vestigia, alle testimonianze archeologiche e paesaggistiche si unisce, infatti, quell’insieme di tradizioni orali, arti dello spettacolo, pratiche sociali, riti e feste di carattere religioso che costituiscono l’Intangible Cultural Heritage dichiarato Patrimonio dell’Umanità.