Melita Richter Malabotta In ricordo
Scritto da Segreteria il 15 Aprile 2019
È recentemente mancata l’amica Melita Richter Malabotta, attivista, mediatrice culturale, scrittrice, da sempre impegnata a favore delle donne e sui temi della migrazione.
Tea Giorgi, parte della Casa Internazionale delle Donne – Trieste, la ricorda in questo articolo.
“A Trieste, all’alba del primo marzo 2019, Melita Richter Malabotta ha varcato la sua ultima frontiera.
Jugoslava per nascita, italiana per scelta d’amore, croata per le vicende della storia, triestina e cittadina del mondo, sempre.
Nata a Zagabria il 17 gennaio del 1947, sociologa e urbanista, dal 1979 ha lavorato e vissuto a Trieste “nella mia triste Trieste, che amare è impossibile e odiare anche” come scriveva Umberto Saba. E Melita è anche poeta, ma solo negli ultimi anni l’ha rivelato ad amiche ed amici, e poi al pubblico più vasto, con un unico libro di poesie pubblicato da Kolibris nel 2018. Nella sua sterminata bibliografia, molti sono i libri a sua cura o quelli antologici a cui ha partecipato.
Conosciuta negli anni ’80, siamo diventate amiche sul campo dell’accoglienza alle persone in fuga dalle guerre di Jugoslavia, che approdavano a Trieste, negli anni ’90: in paricolare famiglie e donne con bambini.
Nei primi anni 2000 Richter è tra i mediatori e le mediatrici culturali che fondano l’associazione Interethnos. Pubblica poi diversi libri per il Coordinamente delle Associazioni Culturali degli Immigrati della Provincia di Trieste – CACIT, lanciando un tema sul quale invita a scrivere molti emigrati che rispondono con entusiasmo, dall’Australia e dal Canada, dai Balcani e dall’Africa, insieme ad alcuni autoctoni disponibili al confronto.
La nostra è diventata un’amicizia progettuale nel 2006 quando, con tante altre, abbiamo iniziato la progettazione di quella Casa Internazionale delle Donne – Trieste, che abbiamo inaugurato nel 2009.
Da subito Melita è stata la referente per i progetti con le donne migranti; ricordo qui COMCITA – Competenze di Cittadinanza Attiva, i Dialoghi Interculturali, due progetti finanziati dall’Unione Europea, “Io so fare”, corsi di lingua italiana e molto altro… Ricordo ancora la sua cura dei racconti “Libri migranti” del 2015, e l’ultimo libro da lei realizzato, con l’aiuto di alcune amiche, perchè già ammalata. “Conoscere condividere rispettando le differenze”, uscito nel novembre 2018, doveva essere solo una brochure a documentazione di un progetto da lei ideato e seguito per Interethnos, con Luna e l’Altra e Coordinamento per i Diritti Civili delle Prostitute: è diventato, nello stile Richter, un libro di 183 pagine, con tante foto a colori.
E mi limito a citare solo le pubblicazioni legate al suo lavoro con la Casa Internazionale delle Donne – Trieste, ed al tema delle migrazioni, che l’ha coinvolta personalmente, professionalmente e politicamente. Sempre con la passione, la competenza e l’intelligenza che la contraddistinguevano.
Doti che, insieme all’eleganza innata, alla disponibilità all’incontro ed al confronto, al sorriso ed alla gentilezza verso tutti, ci fanno sentire acuta la sua mancanza e certa l’impossibilità di riempire il vuoto lasciato da Melita nei nostri cuori, nelle nostra stanze, nelle nostre città.
Hvala ti, draga prijateljica, pocivaj u miru“.
Trieste, aprile 2019
Tea Giorgi