Appuntamenti

Giovani donne e cibo migrante Il CLM a WeValue Food

Scritto da Segreteria il 25 Novembre 2020

Martedì 10 novembre, il Concorso Lingua Madre ha preso parte alla giornata di studi nata dal progetto internazionale  WeValueFood – EIT Food e organizzata da Massimo Bonifazio, Daniela FargioneFrancesca Torti, docenti dell’Università degli Studi di Torino.

Il progetto è finanziato dall’EIT-European Institute of Innovation & Technology e coinvolge 11 partner europei provenienti dai settori dell’istruzione, del mondo accademico, dell’industria e della comunicazione, guidato dalla Queen’s University di Belfast. È teso all’educazione e sensibilizzazione delle e dei giovani nei confronti del cibo e del suo consumo per aumentare consapevolezza, rispetto dell’ambiente e della salute.

Nello spirito del progetto, il Concorso Lingua Madre ha proposto l’incontro “Giovani donne e cibo migrante” a cura delle relatrici: Daniela Finocchi, ideatrice e responsabile del Concorso, Michela Marocco, social media manager CLM, e Luisa Ricaldone, parte del Gruppo di studio del Concorso e della Società Italiana delle Letterate.

Dopo una breve introduzione di Massimo Bonifazio, ad aprire l’incontro è stata Daniela Finocchi che presentando il progetto e i suoi 15 anni di lavoro sulla letteratura femminile di migrazione ne ha ricordato i forti legami con le tematiche relative al cibo. “Le autrici del Concorso Lingua Madre – ha detto – attraverso la scrittura e le immagini condividono il loro cibo e il loro insegnamento restituendoci un mondo lontano da pregiudizi e intolleranza, in cui qualsiasi tentativo di confinamento, inevitabilmente, si annulla e non può che fallire”. Da queste storie emerge infatti quanto le donne siano portatrici di cura, verso se stesse/i e verso il mondo, un aspetto che si traduce in saperi tramandati dalle madri alle figlie, di generazione in generazione. Il cibo crea quindi relazione, all’interno della famiglia ma non solo, e per le donne diventa un importante strumento di comunicazione e riaffermazione del se. I racconti pubblicati nelle antologie Lingua Madre. Racconti di donne straniere in Italia – pubblicati da SEB27 – costituiscono quindi un vero e proprio patrimonio di storie, memorie e testimonianze, che ripropone uno spaccato particolareggiato e puntuale della società in cui viviamo e che proprio nel cibo e nella cultura ad esso collegata si rispecchia.

La parola è poi passata a Michela Marocco che, partendo dai racconti del Concorso, ha analizzato le narrazioni firmate dalle partecipanti più giovani. Ne è emerso un profondo legame fra identità e cibo, che è manifestazione viva della forte connessione e commistione fra la cultura di origine composta degli odori e dei sapori delle madri e la cultura d’adozione. Un racconto collettivo che si riveste di significati altamente simbolici, tracciando quella che è la condizione della migrante. Simbolismo che si ritrova, a volte ancora con maggiore forza, nei racconti delle straniere nate in Italia, dando voce e forma al loro percepirsi a metà fra due culture. “Queste giovani autrici – ha concluso Michela Marocco – contribuiscono a creare un nuovo ordine simbolico. Attraverso il cibo la relazione materna produce infatti il bene di vedersi riconosciute non in rapporto ad altri ma in modo autentico. Ed è questa «l’indicibile fortuna di nascere donna», come intitola il libro di Luisa Muraro”.

Luisa Ricaldone ha invece presentato il volume “Generi alimentari. Donne, cibo, nuovi immaginari“, di prossima pubblicazione con Iacobelli Editore e frutto del lavoro del Gruppo di studio del Concorso Lingua Madre – formato da docenti italiane e straniere il cui lavoro si concentra da tempo nell’approfondire i temi legati alla migrazione femminile. Ricaldone, presentando i vari approfondimenti contenuti nel volume – di cui è curatrice insieme a Daniela Finocchi – si è addentrata nelle cucina narrativa delle donne, perché “la chiave di lettura di genere, che parrebbe scontata nell’ambito che mette in relazione il cibo e le donne, non solo scontata non è ma, quando viene utilizzata, sono la storia, la sociologia, l’etnografia a giocare il ruolo preponderante, mentre l’immaginario letterario e artistico risulta in posizione ancillare quando non del tutto assente”. Luisa Ricaldone ha quindi spiegato come nel volume, grazie agli interventi in esso contenuti, si è scelto di far interagire saggistica e narrativa, proponendo alcuni “as-saggi” tematici che spaziano dalla letteratura all’arte, alle serie televisive, includendo anche racconti originali di donne straniere che scrivono in italiano e che negli anni sono risultate vincitrici al Concorso Lingua Madre.

L’incontro, svoltosi interamente online, si è quindi concluso con il confronto fra le relatrici e gli organizzatori, fra approfondimenti e domande dal pubblico.

Qui è possibile rivedere tutti gli interventi del pomeriggio, compreso quello del Concorso Lingua Madre, a partire da 1.24.20.