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Raccontare "Lingua Madre Duemilaventuno" L'antologia CLM a "Il posto delle parole"

Scritto da Segreteria il 17 Gennaio 2022

Lunedì 17 gennaio il podcast Il posto delle parole, curato e condotto da Livio Partiti, ha dedicato un episodio alla nuova antologia CLM Lingua Madre Duemilaventuno. Racconti di donne straniere in Italia (Edizioni SEB27).

Nel corso dell’intervista a Daniela Finocchi, ideatrice e responsabile del Concorso Lingua Madre, si sono affrontati numerosi argomenti a partire dal volume e dai racconti in esso contenuti, approfondendo temi quali l’identità, l’importanza dell’istruzione e il potere della scrittura, che permette di raccontare e raccontarsi, entrando in relazione.

«Le antologie del Concorso Lingua Madre, ormai 16 volumi, rappresentano un vero e proprio patrimonio dove la narrazione pone un nuovo accento sulla migrazione, non più semplice sfondo per le vicende raccontate ma un elemento che influenza la trama e le protagoniste, generando traiettorie narrative del tutto nuove» ha esordito Daniela Finocchi, spiegando poi: «Le autrici del CLM rispecchiano quella che è la fotografia della migrazione in Italia, che ha provenienze molto diverse, non si concentra su pochi, singoli Paesi di provenienza. Molti dei racconti di questa edizione, poi, sono incentrati sull’esperienza del confinamento che tutte e tutti stiamo ancora vivendo, storie che si avvalgono della complessità emotiva della realtà attraverso suoni, visioni della vita quotidiana costretta fra quattro mura, sentendosi parte della comunità attraverso i piccoli gesti scambiati con le vicine. La voglia di vivere questo momento in modo positivo traspare moltissimo nei racconti e non solo, questo desiderio di comunicare e di confrontarsi diventa capace di ravvivare quello di altre, che magari si era momentaneamente bloccato, per farsi ancora una volta un messaggio di fiducia e speranza per un futuro differente. In questi percorsi di migrazione, è bene sottolinearlo, si innescano anche quelle che Cristina Borderias chiamava “strategie di libertà”, che portano poi al cambiamento».

«Proprio come nel racconto di Natalia Marraffini, vincitrice della XVI edizione del Concorso Lingua, questi racconti sono storie di “straniere segrete” perché non sappiamo tutto di queste persone che ci vengono incontro, che incrociamo per strada. Leggere queste storie, questi racconti, credo che sia un atto doveroso proprio per renderli meno segreti» è intervenuto Livio Partiti, concludendo: «Questo libro parla di sofferenze sentite ma parla anche di molto altro, non è un libro che si adagia sulla malinconia, anzi. Le autrici hanno dalla loro la curiosità, la speranza, la voglia di riscatto. Essere straniere non è una condizione subalterna per queste protagoniste, che invece ci spingono a lanciare lo sguardo oltre la finestra, una finestra che bisogna cercare a tutti i costi di aprire, insieme».

È possibile ascoltare la puntata qui.