Due appuntamenti per il CLM a Conversazioni sul futuro 2018
Scritto da Segreteria il 29 Ottobre 2018
Si è da poco conclusa la VI edizione del festival Conversazioni sul Futuro, che porta a Lecce incontri, dibattiti, confronti per raccontare con pluralità di linguaggi e di punti di vista il mondo contemporaneo.
Fra i protagonisti di questa edizione c’era anche il Concorso Lingua Madre, con due eventi che hanno animato i Cantieri Teatrali Koreja nella serata di venerdì 26 ottobre.
Alle 18.30 Daniela Fargione ha presentato il volume “Antroposcenari. Storie, paesaggi, ecologie” (Edizioni Il Mulino): il libro, curato da Daniela Fargione e Carmen Concilio, è il risultato del confronto e del dibattito di vari/e studiosi/e di scienze umane ambientali (o Environmental Humanities) su aspetti cruciali dell’Antropocene, l’era geologica in cui all’attività di un’unica specie – quella umana – si è attribuita la causa principale delle alterazioni sulla Terra e ha visto il Concorso Lingua Madre tra i principali partner. Fra gli interventi raccolti è infatti presente un saggio su donne e cibo scritto a partire dai racconti del CLM. Fargione na ha parlato con Daniela Finocchi, ideatrice e responsabile del Concorso, e Paola Mercogliano, ricercatrice del CMCC (Centro Euro-Mediterraneo sui cambiamenti climatici). A moderare gli interventi la sociologa Katia Lotteria. “Ancora non ci si è accorti dell’entità dei guasti provocati al pianeta” è stato detto, ma si è anche sottolineato come allo stesso tempo sia sempre più necessario diffondere un messaggio di speranza, soprattutto nei confronti dei più giovani e dei bambini che – ha raccontato Mercogliano – reagiscono con ansia e seria preoccupazione di fronte a scenari catastrofici. Daniela Fargione ha proseguito spiegando come la conseguenza più immediata alla graduale scientificizzazione del discorso sull’ambiente sia stata un analogo processo di mascolinizzazione “Non solo la crisi ecologica sembra richiedere soluzioni tecno-scientifiche di dominio prettamente maschile – ha detto – ma persino l’agenda delle questioni predominanti ha del tutto soppresso preoccupazioni tradizionalmente collocate in ambito femminile”. Daniela Finocchi ha quindi sottolineato come le modalità con le quali il cambiamento climatico impatta sulla vita delle persone rifletta le diseguaglianze sociali all’interno delle società e quindi, come siano soprattutto le donne a farne le spese. Da qui la necessità di una diversa coscienza critica che favorisca relazioni improntate sulla mitezza, la riconoscenza, la cura; un passaggio di civiltà che parta dalla differenza esplicita del genere e porti al cambiamento: dall’Antropocene al Ginecene.
La serata è proseguita, alle 20.00, con l’incontro che ha visto sul palco Claudileia Lemes Dias, autrice del Concorso e ora scrittrice pubblicata, fra gli altri, da Fazi Editore e L’Erudita. In dialogo con Daniela Finocchi, Lemes Dias ha raccontato sé stessa e la sua esperienza di partecipazione al CLM, approfondendo che significato abbia per lei la scrittura. All’evento è intervenuto anche Daniele Comberiati, direttore della rivista «Crocevia» (Besa edizioni) con cui il Concorso Lingua Madre ha avviato una collaborazione consistente nell’apertura di una sezione speciale riservata alle autrici CLM. Moderatrici dell’incontro sono state le scrittrici leccesi Simona Claopazzo e Loredana De Vitis. Difficile definire quale sia la “lingua madre”, lo ha spiegato bene Lemes Dias parlando del Brasile dove è nata ma dove non vorrebbe tornare perché terra di contraddizioni e violenza, soprattutto nei confronti delle donne. “La lingua dei nativi si è perduta – ha detto – perché quelle popolazioni sono state sterminate, quindi il portoghese che parlo è la lingua dei conquistatori, come posso allora definirlo lingua “madre”?”. Il dialogo è proseguito attraverso i racconti delle antologie LM che hanno messo in luce come la narrazione divenga strumento per pensarsi e rappresentarsi al di fuori degli stereotipi e oltre l’opacità del neutro linguistico. Comberiati dopo aver illustrato la collaborazione tra il Concorso e la rivista semestrale, ha quindi anticipato il tema del prossimo numero che verterà su “Cibo, donne, legami: ricostruzione di spazi”. Simona Cleopazzo e Loredana De Vitis hanno animato il dialogo con singolare vivacità, tra racconti, lettura di brani, pensieri.
Tra il pubblico numeroso e interessato che ha partecipato agli incontri, anche Livio Muci della Besa Editrice che è intervenuto sul fondamentale ruolo dell’editoria e “l’importanza di un dialogo comune fra diversi”.
A conclusione, tanti interventi interessanti dal pubblico che ha rivolto moltissime domande alle relatrici dimostrando come parole quali accoglienza, interazione, scambio, ascolto, condivisione siano i nomi di una lingua materna cui corrispondono innumerevoli pratiche capaci di cambiare la realtà.