Geo-grafie del silenzio In collaborazione con l'Accademia del Silenzio
Scritto da Segreteria il 25 Ottobre 2015
Geo – grafie del silenzio a cura di Daniela Finocchi (Mimesis, 2014/collana Accademia del silenzio), è parte della collana dei “taccuini del silenzio”: agili piccoli volumi da tenere in tasca, da leggere in una pausa della giornata, per una riflessione, un attimo di raccoglimento con noi stessi.
Curato da Daniela Finocchi, racconta la storia condivisa delle donne, a lungo caratterizzata dal silenzio, inteso però come rimozione, svilimento e negazione della soggettività femminile. Un silenzio spesso cercato dalle donne stesse, per sottrarsi all’inautenticità di una lingua a loro “straniera”, in quanto lingua della cultura patriarcale. Ecco quindi le immagini che raccontano quel silenzio e lo trasformano in metafora, in elemento significante di relazione. I racconti che ogni anno arrivano al Concorso letterario nazionale Lingua Madre dimostrano che, attraverso la scrittura, le donne hanno imparato a dare corpo e senso al silenzio, facendone spazio di comunicazione e possibilità. In questo quadro, la genealogia materna si fa principio di una rete di rimandi con le donne della propria famiglia e con le altre, amiche o madri simboliche, indispensabile per sentirsi autorizzate a muoversi liberamente nel mondo. Un silenzio che da assenza si fa etere, in cui trasmettere sentimenti di amore, dipendenza, relazione e cura. Ripartire da un ambiente domestico postpatriarcale cui venga restituito il suo valore, come sostiene Ina Praetorius, è forse l’unica modalità per un cambiamento. E non è un’utopia.
Gli altri volumi della collana sono:
Duccio Demetrio – I sensi del silenzio, quando la scrittura si fa dimora
Nicoletta Polla-Mattiot – Pause, sette oasi di sosta, sull’orizzonte del silenzio
Franco Loi – Il silenzio
Giampiero Comolli – Una luminosa quiete. La ricerca del silenzio nelle pratiche di meditazione
Stefano Raimondi – Portatori di silenzio
Giovanni Gasparini – C’è silenzio e silenzio. Forme e significati del tacere.