Un pensiero che rimane attuale Presentazione “Con forza e intelligenza” a Láadan
Scritto da Segreteria il 11 Ottobre 2024
di Elena Pineschi
«Questo libro ha la capacità di restituire la complessità di una figura, una donna, che è stata tantissime cose».
Sì perché Aida Ribero è stata femminista, docente, giornalista, saggista, ma anche un’amica, una persona con cui confrontarsi. È con questa frase dunque che Ferdinanda Vigliani, del Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile, ha voluto aprire la presentazione del saggio Con forza e intelligenza, curato da Daniela Finocchi e Michela Marocco, recentemente pubblicato da Il Poligrafo. Si è tenuta giovedì 10 ottobre 2024, presso Láadan, Centro culturale e sociale delle donne, anche alla presenza di molte donne che con Aida hanno lavorato, discusso, prodotto pensiero.
Aveva una straordinaria capacità relazionale» come hanno ricordato in molte di loro. Sapeva coinvolgere e divulgare, ma anche offrire il dono della leggerezza. E questo saggio riesce a tenere insieme le varie parti del suo carattere e del suo impegno politico e filosofico.
Le curatrici hanno infatti raccolto numerosi suoi scritti inediti, articoli, interventi, ricostruendo al tempo stesso anche il panorama culturale della Torino degli anni Settanta.
Daniela Finocchi ha sottolineato l’importanza di tutte le altre biografie – comprese quelle delle partecipanti alle varie associazioni entrate in relazione con Ribero, quali Il bollettino delle donne – presenti nel volume, a testimonianza di quei «femminismi» di cui scriveva anche Piera Zumaglino. Fondamentale interrogarsi ancora oggi sulle distanze e sugli intrecci, affinché non si creino gerarchie e modi di agire maschili: su questo molto può ancora insegnare Aida Ribero che «ci ha sempre messo in guardia dal non essere mai ideologiche. Lei non lo era» ha affermato la curatrice, «e per questo vorrei sempre sapere cosa penserebbe lei del mondo di oggi. Di certo si metterebbe in ascolto e sarebbe accogliente, generosa, come è stata allora».
A dimostrarlo le sue attività, a partire dai primi gruppi di autocoscienza ispirati al pensiero di Rivolta Femminile, da cui è nata poi una delle esperienze che più l’ha coinvolta, cioè proprio il Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile. È stata poi parte attiva nel Coordinamento giornaliste del Piemonte, nella Casa delle Donne di Torino, nel Gruppo di studio del Concorso Lingua Madre e ha contribuito a fondare il Coordinamento contro la violenza e il Telefono Rosa di Torino.
Sul percorso di queste realtà si sono interrogate le presenti in sala, facendo emergere la chiara necessità che questa storia sia vissuta e attualizzata. Con forza e intelligenza può essere un punto di partenza, anche e soprattutto per le giovani a cui anche Aida si rivolgeva con grande sensibilità.
Perché, «come scriveva Carla Lonzi, le relazioni tra donne sono fonte di forza quando entrano in risonanza. Quando invece ci facciamo sovrastare dalla diffidenza, dalla sfiducia, torniamo ad essere deboli» ha concluso Ferdinanda Vigliani.