Il valore della scrittura e della voce Presentazione LM25
Scritto da Segreteria il 08 Novembre 2025
di EP
«Sento che oggi qui ci sono altre autrici che per età potrebbero essere mie figlie, e altre che potrebbero essere mie madri, e altre ancora mie sorelle. E sento che siamo tutte collegate».
Queste le parole di Juliana de Angelis, una delle selezionate per l’antologia Lingua Madre Duemilaventicinque. Racconti di donne non più straniere in Italia (Edizioni Seb27) presentata al Circolo dei lettori e delle lettrici di Torino il 7 novembre 2025.
Il volume nasce dalla XX edizione del Concorso Lingua Madre e l’evento è stata anche un’occasione per festeggiare questo anniversario, così come tutte le oltre 10.000 donne che hanno partecipato dal 2005 ad oggi.
«Quella che svolge il Concorso da 20 anni è un’opera di ibridazione della cultura» ha affermato Gabriella Serratrice, Responsabile Promozione dei beni librari e archivistici, editoria ed istituti culturali della Regione Piemonte. Un’opera che svolge come spazio a disposizione, in cui a prendere voce sono direttamente le donne con appartenenze multiple, italiane, non più straniere.
«È un progetto che ha fatto nascere tante altre cose» ha aggiunto Maria Giulia Brizio, responsabile del settore scuola e ragazzi del Salone del Libro di Torino che ha rappresentato sul palco. «Ha creato una rete tra le donne attraverso la cura, la tenacia, l’amore, e in particolare attraverso l’accudimento di una donna in particolare, Daniela Finocchi», ideatrice e responsabile CLM che ha condotto la presentazione.
Giulio Biino, presidente del Circolo dei lettori e delle lettrici, ha ricordato con piacere le diverse presentazioni delle antologie Lingua Madre che, negli anni, si sono svolte lì come di consueto e la grande partecipazione che sempre le accompagna, così come le premiazioni al Salone internazionale del Libro.
Sul palco sono poi state nominate tutte le realtà che collaborano con il Concorso e che fanno parte della grande rete formatasi durante le edizioni. Fulvia Pedani, in qualità di nuova presidente, ha sottolineato come la Consulta femminile regionale del Piemonte sia vicina al CLM per la condivisione del «valore della diversità che è nostra realtà vicina»; Federica De Dominicis ha parlato in rappresentanza del Soroptimist Club di Torino che sostiene borse per le giovani e che tramite la sua socia Anita Arnaudo permette ogni anno la pubblicazione dell’antologia; Elisa Virgillito, infine, ha spiegato come nei racconti emergano tematiche molto vicine a quelle che stanno a cuore a Slow Food, partner con un Premio Speciale, per le emozioni che si trasmettono tramite il cibo.
Tra le novità, la docente dell’Università di Torino Daniela Fargione ha presentato in anteprima un nuovo progetto che coinvolgerà le autrici CLM. Intitolato “Fammi un quadro del sole”. Omaggio a Emily Dickinson, vedrà una serie di eventi multimediali con attrici, artiste e scrittrici per celebrare l’anniversario della morte di Emily Dickinson e il suo lascito culturale, poetico e spirituale rileggendolo in dialogo con voci di donne di oggi. Anche le autrici CLM, come la poeta, dimostrano come sia possibile, tramite le proprie parole e i propri sguardi, scardinare le visioni dominanti.
Anche l’antologia raccoglie infatti una grande varietà di memorie e suggestioni, con cui le autrici affrontano senza retorica argomenti connessi a tradizioni, famiglia, carriera, malattia, rinascita. Rendono omaggio alla profondità e al senso della relazione fra donne, allo scambio generato dall’immersione nel mondo dell’altra. Ciò è avvenuto concretamente anche in sala quando è stata ricordata Ginevra Giacomin, giovane autrice selezionata per la pubblicazione che è purtroppo deceduta prematuramente.
Proprio sull’importanza della scrittura, e della traccia che lascia anche dopo di noi, è intervenuta Leyla Khalil, vincitrice del Primo Premio alla XX edizione. Insieme a lei sono salite sul palco Sayaka Miyamoto, Secondo Premio, Loranda Domi, Terzo Premio, e Marta Valls, Premio Speciale Fondazione Sandretto Re Rebaudengo nonché autrice della foto che è stata scelta come protagonista principale del collage per la copertina Lingua Madre Duemilaventicinque.
Le hanno poi raggiunte tutte le altre autrici presenti in sala che sono state selezionate con il proprio racconto e/o la propria fotografia per condividere aneddoti e ricordi sulla condizione femminile, sui pregiudizi della società che hanno dovuto affrontare, ma anche e soprattutto sui piccoli gesti di affermazione personale, sulle conquiste. Per Madjana Nuredini è stata una doppia laurea scelta al posto di un matrimonio; per Aida Faye Diop una laurea guadagnata invece con fatica e anche grazie all’amicizia di una donna italiana; o ancora, per Marilene Valeriano da Silva un viaggio che ha svolto dal Brasile all’Italia, al contrario rispetto al nonno migrante; per Malak Sahili la scoperta della scrittura e la possibilità di esprimersi.
Ai link le gallerie a cura dei fotografi Carlo Cretella e Ludovico Giacobbe.