La lingua madre universale L’esperienza dell’autrice CLM Besa Nuhi in classe
Scritto da Segreteria il 23 Febbraio 2024
di Besa Nuhi
Nel cuore di un’aula di matematica, dove le cifre danzano sulle lavagne e i concetti si intrecciano come fili di un tessuto complesso, nasce un dialogo tra il reale e l’immaginario. La storia, intitolata Intersezione tra reale e immaginario, si dipana dai pensieri degli studenti e della docente, offrendo un’affascinante esplorazione del connubio tra la matematica e la vita umana.
Nel corso della lezione di educazione civica in matematica, le giovani menti si immergono nell’affascinante mondo dell’intersezione tra l’insieme dei numeri reali e quello dei numeri immaginari. Ciò che emerge, tuttavia, va ben oltre i freddi numeri su un foglio di carta. In modo sorprendente, la riflessione di questi studenti trasforma un fenomeno matematico in una profonda metafora per la comprensione umana e sociale.
I ragazzi esprimono la loro visione con eloquenza, sottolineando come l’intersezione tra reale e immaginario rifletta il modo in cui le persone navigano attraverso la complessità della vita quotidiana. La matematica viene descritta come una lingua madre universale, un ponte tra il concreto e l’astratto, il tangibile e l’effimero. La capacità di descrivere concetti complessi attraverso il linguaggio matematico diventa un’essenza fondamentale, una lingua madre che supera le barriere concettuali.
Il racconto Intersezione tra reale e immaginario prende spunto proprio da questa vicenda didattica ed è stato selezionato per l’edizione 2023 del Concorso nazionale Lingua Madre. Il poster affisso nell’aula di matematica diventa un simbolo tangibile di questa connessione tra il mondo matematico e quello umano. Gli studenti, fieri di vedere il loro pensiero immortalato su carta, posano davanti al poster, dimostrando come la matematica possa diventare il punto di incontro tra la mente e il cuore.
Scrivere l’articolo diventa un ulteriore passo nella celebrazione di questa fusione tra il reale e l’immaginario, una riflessione sulla potenza della matematica nel rendere tangibili gli intangibili e nel dare voce ai concetti astratti che altrimenti potrebbero sfuggire alla comprensione umana.
In conclusione, Intersezione tra reale e immaginario si rivela non solo un racconto matematico, ma un viaggio emozionante attraverso il potere trasformativo della matematica come lingua madre universale. Nell’aula di matematica, il poster continua a ispirare studenti e insegnanti, ricordando loro che la matematica va oltre l’astratto e può essere un ponte verso la comprensione più profonda di noi stessi e del mondo che ci circonda.
Il racconto di Besa Nuhi è ora pubblicato nell’ultima antologia Lingua Madre Duemilaventitré. Racconti di donne non più straniere in Italia (Edizioni SEB27) insieme alle altre narrazioni selezionate del XVIII Concorso Lingua Madre.