Rahma Nur a "I figli delle diaspore che si raccontano" SalTo23
Scritto da Segreteria il 22 Maggio 2023
di Elena Pineschi
Domenica 21 maggio, la poetessa, insegnante e autrice CLM Rahma Nur ha partecipato a I figli e le figlie delle diaspore si raccontano, dialogo a cura di Oso Melero Edizioni, nella Sala Nuovi Editori al XXXV Salone Internazionale del Libro.
Insieme a lei, molte figure artistiche e socialmente attive.
Veronica Pia, illustratrice italo-brasiliana e Andreina Colón Savino, l’editrice specializzata in letteratura latinoamericana, caraibica e diasporica. Giulia Frova, attivista intersezionale ed educatrice a Il razzismo è una brutta storia, e infine Giulia Cnapich, volontaria con donne e bambine per Vides Main.
Una casa editrice, un’associazione culturale e una di volontariato: un’unione che ha dato vita all’incontro per condividere le esperienze di chi vive il razzismo e si impegna per contrastarlo attraverso la scrittura e l’attivismo.
Ottima occasione per ricordare la Giornata mondiale della diversità culturale per il dialogo e lo sviluppo, istituita nel 2001 dalle Nazioni Unite in seguito alla Dichiarazione Universale sulla Diversità Culturale dell’UNESCO.
Oso Melero Edizioni è infatti «nata per portare storie, fare cultura, lavorare con bambine/i e ragazze/i», come racconta la fondatrice Andreina Colon Savino. «Ho fatto vari lavori per sopravvivere come donna immigrata in Italia, ma poi ho deciso di dare vita a un progetto importante, che rispecchiasse i miei valori. La nostra è una casa editrice indipendente creata nel 2020 tra le speranze e le utopie di alcuni amici migranti venezuelani. Stiamo crescendo grazie alla nostra volontà di fare rete e siamo oggi felici di presentarvi la nuova collana dedicata alle diaspore che arricchiscono l’identità italiana».
Rahma Nur la inaugura con Il figlio del sole e della tempesta, racconto per bambine e bambini con cui ha vinto il Concorso di racconti diasporici indetto dalla casa editrice con Razzismo Brutta Storia, campagna lanciata da Giangiacomo Feltrinelli Editore e Librerie laFeltrinelli con l’urgenza di smontare gli stereotipi e i luoghi comuni alla base di razzismo e discriminazioni.
Come insegnante di italiano alla scuola primaria, Rahma Nur si è detta infatti orgogliosa di poter insegnare alle bambine e ai bambini in Italia, avendo fatto tesoro della sua esperienza, anche di sofferenza, come migrante.
Giulia Frova ha letto alcuni estratti dal racconto dell’autrice CLM, apprezzando «il modo in cui tutto gira intorno alle emozioni delle donne relazionate con il bambino protagonista. Rahma Nur sa descrivere in modo molto semplice lo strazio e ci auguriamo che il libro possa andare nelle scuole per diffondere e far conoscere queste storie diasporiche. Affinché non siano solo le culture migranti – in questo caso la Somalia per l’autrice CLM – a interfacciarsi con l’Italia, ma che il paese stesso ne venga influenzato, per cambiare».
Veronica Pia ha poi presentato Tutto cambia, tutto rimane (Oso Melero edizioni), in cui racconta, tramite tavole molto evocative, i luoghi dell’infanzia in Brasile a distanza di tempo ed esperienze migratorie.
Infine Giulia Cnapich ha spiegato le attività di assistenza e sostegno che Vides Main rivolge soprattutto a prima e primissima infanzia e alle donne: «L’associazione lavora da 30 anni a Torino nord, quartiere di edilizia popolare, oggi un vero melting pot di culture e provenienze».
Tra il pubblico rappresentanti di piccole case editrici con gli stessi obiettivi di Oso Melero Edizioni e persone di appartenenze multiple che hanno condiviso i loro vissuti nello spirito di condivisione creatosi.
Qui le foto.