L'autrice CLM Rahma Nur presenta "Il grido e il sussurro" SaloneOFF22
Scritto da Segreteria il 20 Maggio 2022
Giovedì 19 maggio alle ore 18.30, l’autrice CLM Rahma Nur ha presentato il suo nuovo libro Il grido e il sussurro (Capovolte) in dialogo con Marie Moïse alla Libreria Binaria, in Via Sestriere 34 a Torino. Nel corso del primo appuntamento del programma del Concorso Lingua Madre al SaloneOFF 2022 – introdotto da Daniela Finocchi, ideatrice del CLM – Rahma Nur ha raccontato la sua prima raccolta di poesie, sospese tra il potere delle parole e l’importanza della speranza. Un volume che parla delle radici, della lingua materna appresa e dimenticata, delle storie di razzismo, dell’inclusione reale, così difficile da raggiungere.
“Le parole, e anche il dolore, sono venute fuori d’improvviso, come un grido” ha esordito Rahma Nur, proseguendo: “Ho scritto queste poesie nel corso degli anni per il bisogno di esprimere i miei sentimenti”.
Un libro che parla di una lingua materna e di una lingua matrigna. “La figura della madre è molto presente, non solo la mia ma quella di tutte le mamme, anche quelle che non possono più vedere i propri figli”, ha spiegato Rahma Nur, continuando: “Noi madri siamo tante e siamo una. Mia madre a 23 anni è venuta qui per darmi una possibilità. Io con mia madre riesco a parlare in somalo, una lingua che si è persa , inquinata da altre lingue come l’arabo dell’estremismo religioso… Non riesco mai a capire se la lingua matrigna sia quella o l’italiano che allo stesso modo mi appartiene (sono infatti docente di italiano). Tutto si intreccia, si confonde. Io sono tutto questo, tutto questo mi appartiene, è dentro di me”.
L’autrice ha quindi letto alcune delle poesie contenute nell’antologia, per ricordare nomi e persone reali perché non siano dimenticate dallo spettro dell’ingiustizia, da Samb Modo a George Floyd a Sandrine Bakayoko, ma anche per ricordare quella figlia tanto attesa, sognata, immaginata e amata ancor prima di incontrarla. Come si legge nella prefazione di Mackda Ghebremariam Tesfau’ “la voce saggia, amica e maestra di Rahma ci mostra come è possibile riappropriarci delle parole, come è possibile tornare presenti, con il corpo e il sé”. Un invito a far propri sia il grido sia il sussurro, che non è poi altro che un grido soffocato. Una poesia che cura e mette in relazione.
L’incontro, cui ha partecipato un folto pubblico, si è concluso con molte domande e interventi, proseguiti anche durante il firma copie.
Ecco tutte le foto dell’incontro.