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“... sta per iniziare la primavera araba che per noi è semplicemente un’altra guerra. Dopo giorni di terrore sotto i bombardamenti, papà decide di partire per l’Italia, trovando posto su uno di quei famigerati barconi che solcano copiosi il Mediterraneo. (…) L’inferno non può essere peggio di questo, e io ci sono stata.”
Per ricordare la Giornata della/del rifugiata/o, dal racconto “Con gli occhi di Keréne” di Maria Enrica Sanna e Keréne Fuamba in Lingua Madre Duemilatredici-Racconti di donne straniere in Italia (Edizioni Seb27).
Fotografia “Uniamo le nostre impronte“ di Manuela Fantini selezionata Premio Speciale Fondazione Sandretto Re Rebaudengo del X Concorso letterario nazionale Lingua Madre.