La letteratura delle donne migranti Il CLM a Spazio Libero Rai3
Scritto da Segreteria il 09 Giugno 2021
Il programma Spazio Libero ha dedicato una nuova puntata al Concorso letterario nazionale Lingua Madre. Andata in onda martedì 8 giugno su Rai Tre, alla trasmissione hanno partecipato Daniela Finocchi, ideatrice e responsabile del Concorso, e Natalia Marraffini, vincitrice del Primo Premio alla XVI edizione CLM. Ha condotto Annamaria Baccarelli.
«In Italia, è bene ricordarlo, il 52% dei migranti è femmina e sempre di più le donne migrano da sole e come capofamiglia da qui la necessità imprescindibile di uno sguardo sessuato sulla migrazione contemporanea», ha sottolineato Daniela Finocchi, proseguendo: «Proprio da questo prende avvio l’attività di ricerca e approfondimento del Concorso Lingua Madre, svolta dal Gruppo di studio, composto da docenti italiane e straniere. Le antologie Lingua Madre. Racconti di donne straniere in Italia, edite da SEB27, insieme alle mostre composte dagli scatti della sezione fotografica sono un vero e proprio patrimonio, da cui emerge come la migrazione non è più semplice sfondo ma influisce sulle trame, le protagoniste, generando traiettorie narrative del tutto nuove. Sono storie uniche ma universali, che attraversano i generi letterari più disparati arrivando a toccare anche temi molto importanti, ad esempio, com’era prevedibile, il periodo di confinamento a causa della pandemia da Covid19, ma anche la violenza contro le donne».
«Ho intitolato il mio racconto La straniera segreta perché le mie origini sudamericane non si vedono a primo impatto – ha spiegato Natalia Marraffini – ho voluto ricollegare questo aspetto al tema del pregiudizio perché le persone che mi guardano mi vedono italiana, non rendendosi conto di questa diversità di cui in realtà sono portatrice. In questa storia ho ripreso alcuni episodi della mia via in cui sono entrata in contatto con aspetti discriminatori e razzisti e per questo è anche centrale il tema dell’identità, intesa come quella ricerca che ognuno di noi compie, che ci accomuna. Vincere questo Concorso per me ha significato entrare a far parte di una comunità di persone che lottano attivamente contro pregiudizio e discriminazione portando in primo piano lo sguardo femminile».