L'italiano e i suoi sconfinamenti Salone Internazionale del Libro 2013
Scritto da Segreteria il 16 Maggio 2013
L’italiano protagonista del primo incontro del Concorso Lingua Madre al Salone del Libro di Torino. A dialogare con le autrici del Concorso Michaela Sebokova e Masal Pas Bagdadi, Raphael Gallus, Luisa Giacoma, Carla Marello, e Francesco Sabatini.
Ha condotto l’incontro Luisa Giacoma, la più nota lessicografa italiana, molto conosciuta e amata anche all’estero dove si adopera in favore della lingua italiana nel mondo. La sua riflessione – anche in dialogo con le autrici del Concorso Lingua Madre Masal Pas Bagdadi, che ha presentato il suo libro Mamma Miriam (Bompiani) e Michaela Sebokova con Dal diario di una piccola comunista (Besa Edizioni) – ha affrontato la realtà linguistica del nostro paese anzitutto come patrimonio culturale, spendibile anche all’estero.
Anche Raphael Gallus, Antenna della Direzione generale della Traduzione (Commissione Europea – Rappresentanza in Italia), ha affrontato il tema del dibattito in prospettiva europea, ricordando la recente attribuzione del Patrocinio della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea al Concorso Lingua Madre, come alto riconoscimento delle istituzioni al valore del progetto. R. Gallus ha esortato alla trasmissione della propria lingua d’origine alle nuove generazioni, proprio perché da questo valore aggiunto “l’Italia e l’Europa non potranno che beneficiare”. Carla Marello, docente di Didattica delle lingue moderne e dell’italiano come lingua straniera presso l’Università di Torino, ha voluto invece lanciare un appello agli editori: l’invito è quello di allargare la scelta e l’offerta delle pubblicazioni anche a chi non è italiano.
E infine, il prestigioso intervento di Francesco Sabatini, Presidente Onorario dell’Accademia della Crusca. Attento ai temi del Concorso e alla scrittura delle autrici ospiti, il Professore ha offerto al pubblico dello Spazio Piemonte una lezione di sensibilità interculturale: “Bisogna rubarsi le lingue invece dei quadri e degli ori”. I reciproci furti linguistici “non fanno che accrescere di valore il vincitore e il vinto”. E’ questa l’esortazione del grande accademico, che ha scelto di offrire la sua illustre testimonianza proprio nella giornata d’apertura del Salone.